Impagnatiello al telefono con “Chi l’ha visto?”. Il sospetto della giornalista: “Non vuoi trovare Giulia?” (video)

Impagnatiello

Il video è stato appena pubblicato sulle pagine social della Rai. È la telefonata effettuata dalla giornalista Veronica Briganti di “Chi l’ha visto?” ad Alessandro Impagnatiello, arrestato stanotte per l’omicidio di Giulia Tramontana.

 

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Impagnatiello stesso aveva denunciato la scomparsa della fidanzata Giulia Tramontana, di 29 anni, incinta al settimo mese. Aveva nascosto da poche ore il corpo in un lembo di terra, dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, non lontano dall’abitazione della coppia, quando la giornalista di “Chi l’ha visto?” lo raggiunge al telefono.

La Briganti chiede all’uomo – ora indagato per omicidio volontario, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale – di ricostruire la vicenda: “Alessandro, potresti aiutarci a capire?” e lui risponde: “Non ho voglia di parlare”. La giornalista replica: “Non vuoi trovare Giulia?”. E lui: “Ho già le mie cose nella testa. Grazie mille. Chiudo”.

Ecco le prove che hanno incastrato Impagnatiello

Quando domenica 28 maggio Alessandro Impagnatielo si è presentato lui dai carabinieri per denunciare la scomparsa ha raccontato di essere uscito di casa per comprare della marijuana fornendo però un indirizzo completamente inesistente. Da lì gli accertamenti degli inquirenti guidati dalla pm Alessia Menegazzo e l’aggiunto Letizia Mannella su telefoni, auto, tracce biologiche, dichiarazioni fino al ritrovamento del corpo di questa notte. Da quanto si apprende è stato proprio il barman a fornire agli investigatori l’indicazione del luogo dove trovare Giulia Tramontano. Durante l’interrogatorio non ha pianto.

Il sospetto: voleva uccidere anche l’amante americana?

Inoltre, Impagnatiello ha cercato senza riuscire di incontrare la collega americana con cui aveva una relazione parallela dopo aver ucciso la compagna Giulia Tramontato, incinta di 29 anni. E’ quanto emerge dalle indagini della Procura di Milano, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano, che ha portato al fermo del 30enne con le accuse di omicidio aggravato, soppressione di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Per convincerla a incontrarsi, il barman avrebbe detto di essere “un uomo libero” e che la 29enne se n’era andata. Inoltre le avrebbe ribadito, mentendo, che il figlio che Tramontano portava in grembo non era suo. L’incontro non si è concretizzato perché l’americana si è spaventata.