“In Italia turismo finito”: il ministro tedesco Lauterbach prima ci critica, poi passa le vacanze a Roma

È polemica per gli sproloqui del ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach che, in un tweet del 13 luglio scorso, ha decretato la fine del turismo nel Sud Europa e in Italia in particolare, nel lungo periodo, a causa del cambiamento climatico.
Parole che il ministro ha cercato poi di addolcire durante il suo soggiorno vacanziero proprio a Roma. Tra i suggerimenti del ministro della Sanità tedesco quella di mantenere le chiese aperte – “fresche come celle frigorifere” – per consentire alle persone di trovare riparo durante le ondate di caldo. Dichiarazioni che ha cercato tuttavia di attenuare facendoci i complimenti sul patrimonio artistico italiano. Strano che non abbia citato anche la pizza e il mandolino.
Santanchè: “Ringrazio il ministro tedesco che sceglie l’Italia per le sue vacanze”
La replica del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, non si fa aspettare. «Ringrazio il ministro della Salute tedesco per aver scelto l’Italia come meta turistica, che d’altronde è da sempre la destinazione preferita dai suoi connazionali per le vacanze e, naturalmente, lo aspettiamo per accoglierlo nuovamente in futuro. Siamo consapevoli del cambiamento climatico in atto e che, ricordo, non riguarda soltanto l’Europa meridionale ma tutto il pianeta, tanto che il Piano strategico del turismo pone la sostenibilità come uno degli asset centrali e imprescindibile strumento per lo sviluppo e la crescita del settore. Una strategia che ci consentirà di rendere l’offerta turistica italiana accogliente e sostenibile 365 giorni l’anno. Siamo comunque certi che i tedeschi continueranno ad apprezzare sempre di più le vacanze italiane».

Chi è Karl Lauterbach, accuse di curriculum truccato e “canna libera”
Un articolo di “Welt am Sonntag” aveva accusato il ministro federale della sanità Karl Lauterbach (SPD) di aver truccato il suo CV quando ha fatto domanda per una cattedra all’Università di Tubinga nel 1995 . Un’indagine dell’Università di Colonia è ora giunta alla conclusione che questa accusa è infondata. Questo emerge da una decisione del Rettorato, a disposizione dello SPIEGEL. Dice a Lauterbach: “Gran parte delle accuse mosse ha poca sostanza”. Tuttavia, la domanda conteneva “imprecisioni nella presentazione delle informazioni dall’elenco delle pubblicazioni e la sua posizione al momento della domanda.” Tuttavia, la commissione era “all’unanimità dell’opinione che né la negligenza grave né l’intenzione possono essere determinate. Non c’è quindi alcuna cattiva condotta scientifica.
Sui media tedeschi Lauterbach ha tenuto banco a lungo anche per l’orientamento verso la liberalizzazione della “droga libera”. Nel programma su cui si fonda il nostro esecutivo di coalizione, Partito socialdemocratico tedesco (SpD), Verdi e Partito liberaldemocratico (Fdp) abbiamo concordato di introdurre in Germania la “vendita controllata di cannabis agli adulti per scopi ricreativi nei negozi autorizzati”, ha detto il ministro a un convegno. Gli effetti di questa politica saranno valutati tra quattro anni. Per Lauterbach, “è un passo tanto atteso da molti, tutt’altro che banale”.