In Regione Lazio si sblocca la crisi: Forza Italia e Lega votano il Bilancio. Resta il nodo poltrone
In Regione Lazio si sblocca la crisi: Forza Italia e Lega votano il Bilancio. Resta il nodo poltrone. Dopo settimane di tensioni politiche e confronti accesi, la crisi all’interno della maggioranza di centrodestra sembra finalmente allentarsi. La Commissione Bilancio del Lazio ha approvato all’unanimità la legge sul “collegato al bilancio” che rappresenta molto più del via libera ad un semplice atto normativo.
Regione Lazio: si sblocca la crisi politica
Si tratta di un segnale chiaro di ricomposizione delle fratture tra Forza Italia e Lega. I due partiti sembrerebbero intenzionati a marciare di nuovo insieme. Mentre l’opposizione si è astenuta dal voto. La crisi politica sembrerebbe alle spalle, almeno formalmente. Tuttavia, se la votazione ha sbloccato lo stallo legislativo, rimane irrisolto il nodo delle nomine politiche.
Forza Italia e Lega: in Regione Lazio torna la pace?
Le richiesta avanzate da Forza Italia al Governatore Rocca (ma nonsolo, pare che tali richieste siano giunte fino alla Meloni) sono ancora sul tavolo. Parliamo di varie poltrone e deleghe che garantiscano al gruppo berlusconiano più peso e visibilità. Richieste, va sottolineato, che sarebbero quasi tutte a discapito della Lega. Oltrechè del partito meloniano. Una questione che, quindi, continua a mettere alla prova gli equilibri politici all’interno della maggioranza.
Sì congiunto al ‘Collegato al Bilancio’
La proposta di legge regionale n. 170 contiene misure di semplificazione e modifica di numerose leggi regionali. Oltre a dare esecuzione agli impegni assunti dalla Giunta con il Governo. Una serie di interventi legislativi che spaziano su numerose aree. Dalla sanità alla tutela del territorio. Dalle politiche sociali allo sviluppo economico. E che hanno un impatto diretto sulle strutture amministrative e i cittadini del Lazio.
I richiami dell’opposizione, che alla fine non vota
Il percorso della legge, però, non è stato privo di ostacoli. Durante la prima parte della seduta, infatti, l’opposizione aveva richiamato la maggioranza alla necessità di chiarire le proprie posizioni interne prima di proseguire con i lavori.
Il Partito Democratico, con il suo capogruppo Mario Ciarla, ha insistito sulla trasparenza politica, criticando la gestione frammentata della maggioranza, mentre Italia Viva e Azione hanno evidenziato il rischio di sovrapposizioni normative, in particolare in materia urbanistica.
A sbloccare la situazione è stato l’intervento di Cosmo Mitrano (Forza Italia), vicepresidente della commissione, che ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti presentati dal suo gruppo sul tema dell’urbanistica, rassicurando così gli alleati e garantendo la coesione della coalizione.
Sì a 35 articoli su 39
Una volta superato questo ostacolo, i lavori sono proseguiti in un clima di maggiore serenità, nonostante l’assenza polemica dei consiglieri di minoranza. La Commissione ha approvato 35 articoli, ridotti rispetto ai 39 inizialmente previsti, poiché alcune norme sono state eliminate in quanto già incluse in altri provvedimenti. Inoltre, sono stati accolti 10 emendamenti presentati dall’assessore Giancarlo Righini, molti dei quali frutto di analisi tecniche condotte dagli uffici legislativi regionali.
Il contenuto della proposta di legge è ampio e articolato. Tra i temi di maggiore rilevanza, spiccano le modifiche all’istituzione del ruolo degli avvocati della Regione, la lotta contro gli incendi boschivi, la stabilizzazione del personale sanitario nelle strutture private e interventi in favore dei farmacisti rurali. Sono state introdotte nuove norme per la rigenerazione urbana e misure per la ricollocazione del personale delle società controllate da enti locali.
Sanità e Sociale
Non mancano neppure interventi legati alla sanità e al sociale, come la promozione di screening per le neoplasie polmonari e l’istituzione di un garante per le persone con disabilità. Altri provvedimenti riguardano la valorizzazione delle aree naturali, con l’ampliamento del Parco di Veio, e la regolamentazione delle concessioni idroelettriche, in un contesto di crescente attenzione verso la transizione energetica.
Se il voto unanime della maggioranza ha permesso di sbloccare una situazione di stallo che rischiava di paralizzare i lavori regionali, la partita politica non è ancora conclusa. Il nodo delle poltrone, ovvero la spartizione delle cariche nelle aziende partecipate e negli enti regionali, rimane un tema aperto, con la possibilità che nuove tensioni emergano nelle prossime settimane. Tuttavia, per ora, la Lega e Forza Italia hanno ritrovato un’unità di intenti, garantendo il proseguimento dei lavori legislativi.