Inaugurato il Museo storico dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle dopo la ristrutturazione

“Per raccogliere l’immenso patrimonio memoriale e tramandarlo nel modo migliore a tutti gli appassionati e, in generale, alle future generazioni, dovevamo ottimizzare un’area espositiva che dal 1977 accoglie tutti i visitatori. Facendo loro vivere, grazie ai suoi tesori storici, quel magico sentimento legato al volo umano”. Lo ha detto il generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, nel corso della cerimonia di inaugurazione del museo storico di Vigna di Valle, sulle sponde del lago di Bracciano. “Nell’immaginare come rendere questo museo accattivante, non potevamo ancora una volta che partire dalla storia aeronautica. E in particolare, da un aerostato: quell’aerostato, che innalzatosi dalla piazza di Notre Dame di Parigi il 16 dicembre 1804, per l’incoronazione imperiale di Napoleone Bonaparte, si adagiò proprio nelle acque del lago di Bracciano”.
Il museo reso più ampio e più moderno
“La cerimonia di oggi, quindi, non solo ha una altissima valenza simbolica ma è soprattutto sostanziale per l’Aeronautica militare. Che oggi qui onora la propria storia e, in particolare, le gesta di tutti coloro che fecero la scelta di servire la patria con l’uniforme azzurra. Vivendo, combattendo, in alcuni casi fino all’estremo sacrificio, utilizzando alcuni dei mezzi e dei reperti conservati con la cura più estrema all’interno di questi gloriosi e rinnovati hangar”. “Con uno sforzo corale di tutta l’Arma azzurra, si è riusciti nel difficile compito di migliorare quanto già esistente per rendere l’esposizione più ampia, più moderna, più confortevole e di maggior attrattività per tutti i visitatori. Anche attraverso l’impiego di sistemi multimediali di ultima generazione.

I gioielli del passato tornano a splendere
Abbiamo rinnovato la casa della nostra storia – ha spiegato il generale Goretti – che possa accogliere nei prossimi decenni tutti coloro che cercheranno l’approfondimento e saranno interessati a scoprire i valori e le tradizioni di una istituzione centenaria. Ma al tempo stesso giovane, dinamica, vitale e tecnologicamente avanzata. Possiamo orgogliosamente mostrare al mondo intero alcuni gioielli del passato che tornano a splendere di una luce più intensa. Penso all’S.79 Sparviero, protagonista di tante ardimentose imprese durante il secondo conflitto mondiale, al Fiat g.212, ultimo plurimotore costruito dalla Fiat, al famoso Macchi mc.72, detentore del record imbattuto di velocità per idrovolanti. Mezzo recentemente insignito di un premio internazionale perché fu uno di quei mezzi che hanno rappresentato una pietra miliare nello sviluppo tecnologico mondiale”.