Incendi a Roma, fiamme anche sul Raccordo e Pontina: traffico impazzito in città
Ancora fiamme nella Capitale con aria irrespirabile e infinite chiusure al traffico. Dopo l’incendio della Magliana e quello su via Ardeatina, altri roghi sono divampati nella città, mandando nuovamente il quadrante a sud di Roma, nel panico più totale. Disagi registrati nella giornata di ieri anche sul Raccordo Anulare, all’altezza del chilometro 62, dove a ridosso della carreggiata interna un’auto è andata completamente distrutta dalle fiamme a ridosso della corsia d’emergenza. Un incendio che con il vento si è poi allargato a bordo strada, coinvolgendo automobilisti costretti ad attendere la definitiva bonifica dell’area, effettuata dai vigili del fuoco del distaccamento di Ostiense.
Fiamme allo spartitraffico della Pontina
Come se non bastasse, poi, alle 15 anche un rogo sulla Pontina, nella zona di Castel Romano che ha di fatto coinvolto entrambi i sensi di marcia. A bruciare la vegetazione all’interno dello spartitraffico all’altezza del chilometro 24 con volontari di protezione civile di Noal e Albano al lavoro per bonificare l’area che da 4 giorni andava a fuoco. Presenti sul posto anche gli agenti della polizia locale di Roma Capitale per consentire le operazioni di spegnimento dei volontari e gestire la viabilità della zona, totalmente congestionata.
Situazione preoccupante
“La situazione incendi è davvero preoccupante – commenta Riccardo Ciofi dal sindacato dei vigili del fuoco Fns Cisl di Roma e Rieti – In questi giorni, infatti, sono avvenuti diversi focolai che interessano molte zone della città e della provincia. A fuoco rifiuti o materiale di risulta, spesso anche tossici, sterpaglie e baracche. Colonne di fumo nero e aria irrespirabile diventano sempre più frequenti. L’incendio di via asciano, in ordine di tempo solo l’ultimo, dimostra ancora una volta come le aree dismesse vengono utilizzate come discariche a cielo aperto e le attività dei vigili del fuoco operano in condizioni di sicurezza precaria in virtù dei materiali non convenzionali che bruciano. Per limitare questi fenomeni e’ necessario investire su maggiori controlli del territorio per evitare il moltiplicarsi di questi fenomeni”.