Incendio al cantiere nautico di Fiumicino: 400mila euro di danni con l’ombra del racket
Quattro imbarcazioni distrutte, danni per 400mila euro e l’ombra del racket e della criminalità dietro il rogo che ha interessato lunedì mattina il cantiere nautico “Jesus” di Fiumicino al civico 121 di via della Scafa.
Rinvenuti tre inneschi nel cantiere nautico di Fiumicino
All’interno, stando a quanto stabilito dagli inquirenti, sono stati rinvenuti tre inneschi di ordigni rudimentali: taniche da 10 litri contenenti benzina, collegate a fili elettrici. Un’azione messa in atto da individui che, con molta probabilità, volevano colpire il titolare della struttura al punto di provocargli un danno quantificabile di oltre 400mila euro.
Fortunatamente, però, non ci sono stati feriti. Al vaglio degli inquirenti le telecamere di videosorveglianza della zona, al fine di individuare i responsabili di un gesto criminoso, che ha scosso di fatto tutta la comunità.
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Rogo scoppiato alle 5.40 del mattino, cosa è successo
Un incendio, quello di Fiumicino, divampato intorno alle 5.40 del 13 maggio scorso, che ha coinvolto imbarcazioni private tra i 12 e i 18 metri di lunghezza. Le barche si trovavano nella golena della Fossa Traiana, tra la sponda sinistra e l’argine che separa il cantiere dal distributore di carburante. Una colonna di fumo nero si è così alzata nel cielo del litorale, spaventando tutti i residenti di Isola Sacra, che dalle prime ore del mattino hanno incominciato a chiamare il numero unico delle emergenze.
Lanciato l’allarme, la sala operativa del comando di Roma dei vigili del fuoco ha inviato la squadra di Ostia, con in supporto l’autobotte, il carro autoprotettori ed il carro schiuma, per spegnere il rogo e bonificare l’area. Un intervento concluso solo nella tarda mattina, dopo circa sei ore.
Indaga la Polizia
Sul posto anche i carabinieri e gli agenti della polizia di stato del commissariato di Fiumicino impegnati a capire la dinamica e le cause di quello che è sembrato fin da subito un rogo doloso.