Incendio case Ater, la rabbia degli inquilini. Noi abbandonati
Un palazzo in fiamme. I residienti in strada in preda al panico che chiedono aiuto e primi soccorritori che hanno salvato chi era rimasto intrappollato in casa. Il tutto mentre due vigili del fuoco sono stati aggrediti dalla folla inferocita e impaurita. La “colpa”, per i residenti, di un ritardo nell’intervento. È quanto accaduto in via delle Ebridi ad Ostia, in una zona popolare. Dove intorno alle 11 è divampato un incendio dentro le palazzine Ater.
Paura per i residenti, subito evacuati. Due carabinieri, tra i primi ad accorrere, sono riusciti a mettere in salvo due donne imprigionate nell’abitazione in fiamme. Un’anziana e la badante. La 47enne moldava, la più grave, è stata portata all’ospedale Grassi di Ostia per intossicazione da fumi.
Sul posto sono così intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Ostia, le pattuglie della polizia locale del gruppo X Mare e i carabinieri. Che hanno gestito la concitata situazione. Durante le operazioni di bonifica, secondo quanto appareso, i pompieri di Ostia erano rimasti senza acqua. E alcuni cittadini li hanno aggrediti, danneggiando anche il mezzo di servizio. A comunicarlo, in una nota, il sindacato Fns Cisl di Roma.
L’Ater vende le case popolari, gli inquilini protestano in strada
Gli inquilini Ater, i Vigili del Fuoco rimasti senz’acqua. Ma il sindacato ribatte, siamo sotto organico
“E’ stata ammaccata una serranda del mezzo e divelto un pannello – dichiara Riccardo Ciofi -. I colleghi stanno bene e per fortuna non hanno subito conseguenze gravi. Non è la prima volta che alcune squadre rimangono senza acqua su un intervento. E certamente le responsabilità di quanto accaduto non possono cadere sui colleghi che lavorano con grande professionalità e dedizione. E’ ora di dire basta a queste situazioni emergenziali per dei vigili del fuoco di Roma. I vertici locali del corpo non riescono a garantire la sicurezza degli operatori e le carenze di organico sono arrivate a livelli insostenibili”.