Incendio Ponte Mammolo, diossina 106 volte oltre il limite dopo i secondi esami Arpa
E’ di 106 volte superiore ai valori la presenza di diossina nell’aria nella zona di Ponte Mammolo, dopo l’incendio divampato lo scorso 28 luglio che ha costretto tanti residenti a tenere le finestre chiuse per giorni. Di ieri pomeriggio i dati del rapporto Arpa Lazio che ha eseguito i secondi esami di campionamento dell’ambiente. Per quanto riguarda le diossine il valore che viene registrato, tra il 31 luglio e il primo agosto, risulta essere di 32 pg/m3, un valore che supera di ben 106 volte i limiti.
Il valore di diossina si abbassa da 92 a 32 pg/m3
A distanza di pochi giorni, quindi, il valore di diossina si abbassa da 92 a 32 pg/m3, ma resta comunque elevatissimo. Un’analisi che rileva un tasso di diossina dovuto in primis alla grande quantità di rifiuti che sono stati distrutti dalle fiamme durante il rogo. A bruciare, infatti, oltre alle sterpaglie, baracche di fortuna e una vastissima quantità di immondizia. Resta alto anche il dato degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente rilevabili con il benzo(a)pirene: 3,6 ng/m3, rispetto al valore di concentrazione media annua pari a di 1 ng/m3. Un dato che si ferma, però, al primo campionamento.