Incendio Ponte Mammolo, dopo il rogo allarme diossina nell’aria: valori 306 volte oltre il limite
E’ di 306 volte superiore ai valori la presenza di diossina nell’aria di Roma, dopo l’incendio divampato lo scorso 28 luglio nella zona tra Ponte Mammolo e Monti Tiburtini. Dopo i roghi di agosto dello scorso anno, che hanno coinvolto 16mila metri quadrati all’interno di una discarica abusiva dove sorgevano baracche di senza fissa dimora. La storia si è ripetuta domenica, con un’alta colonna di fumo visibile in tutta Roma Est. A bruciare sterpaglie, baracche di fortuna e una vastissima quantità di immondizia all’altezza del civico 60 di via di Ponte Mammolo con un odore acre e pungente che ha costretto tanti residenti a tenere le finestre chiuse.
Di oggi, 31 luglio, i primi rilevamenti del rapporto Arpa Lazio che ha eseguito i primi esami di campionamento dell’ambiente. Un monitoraggio che l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio effettua per valutare la qualità dell’aria a supporto degli enti locali e sanitari cui competono le valutazioni in merito ai possibili rischi per la salute e ai comportamenti da seguire.
Per quanto riguarda le diossine il valore che viene registrato risulta essere di 92 pg/m3, un valore che supera di ben 306 volte i limiti nonostante non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. L’OMS (nel documento Air quality guidelines for Europe 2000), infatti, stima la concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) di diossine e furani in ambiente urbano pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina.
In corso l’analisi su benzo(a)pirene
Dal monitoraggio della qualità dell’aria svolto il 28 luglio non emerge il dato degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente rilevabili con il benzo(a)pirene. Dalla tabella di Arpa, infatti, si legge che il dato è “in corso di analisi” nonostante sia l’unico composto per il quale il d.lgs. n.155/2010 prevede un valore limite come concentrazione media annua pari a di 1 ng/m3; tuttavia tale limite, appunto in quanto media annua, non è direttamente confrontabile con i valori misurati in occasione di incendi, e viene riportato solo come riferimento informativo.
Policlorobifenili pari a 22000 pg/m3
Passando ai Policlorobifenili (PCB), invece, il dato dei campioni di monitoraggio è pari a 2200 pg/m3 ma come nel caso delle diossine, non esistono limiti normativi. Il già citato documento OMS indica che le misure di concentrazioni in area ambiente danno risultati estremamente variabili oscillanti tra 3 pg/m3 (in siti non industriali) e 3.000 pg/m3 (in siti industriali o aree urbane).
Diossina, con un tasso molto elevato
Dall’analisi, quindi, del primo campionamento emerge un tasso molto elevato di diossina dovuto in primis alla grande quantità di rifiuti che sono stati distrutti dalle fiamme durante il rogo. A bruciare, infatti, oltre alle sterpaglie, baracche di fortuna e una vastissima quantità di immondizia con un odore acre e pungente che ha costretto tanti residenti a tenere le finestre chiuse anche ieri.
Monitoraggi dell’Arpa anche nei prossimi giorni
Ma i monitoraggi dell’Arpa continueranno nei prossimi giorni: in relazione all’incendio, infatti, è stato effettuato il monitoraggio della qualità dell’aria a supporto degli enti locali e sanitari cui competono le valutazioni in merito ai possibili rischi per la salute e ai comportamenti da seguire. A questo fine, il personale dell’Agenzia ha installato un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine, a poca distanza dall’area interessata dall’incendio. Le analisi saranno ripetute fino al rientro nei limiti degli agenti inquinanti.
Per indicazioni su questioni di natura sanitaria e su comportamenti da seguire in conseguenza dell’incendio è necessario fare riferimento alle comunicazioni ufficiali di Roma Capitale.