Incendio Torre Spaccata, il vigile del fuoco e il volontario di protezione civile si operano questa mattina

Ospedale Sant'Eugenio

Con ustioni profonde tra il 54% e il 31%, su tutto il corpo, il caposquadra dei vigili del fuoco di Frascati, Marco, e il volontario della protezione civile Giannino Caria, Francesco, entrambi rimasti feriti nel rogo di Torre Spaccata, verranno operati oggi all’ospedale Sant’Eugenio.

Interventi chirurgici di estrema complessità e criticità, trattandosi di escarectomia, una procedura indispensabile per rimuovere i tessuti cutanei necrotizzati causati dalle ustioni. Queste operazioni, cruciali per prevenire infezioni e favorire il successivo trapianto di pelle, saranno eseguite dall’equipe del centro ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio, sotto la guida del dottor Giuseppe Spaltro.

I pazienti, tra cui anche Cristina e Andrea, che sono già stati sottoposti a interventi chirurgici sabato scorso, restano tutti in prognosi riservata, ma sono stati estubati e respirano autonomamente, un segnale positivo nel loro percorso di recupero. Il supporto psicologico è stato avviato per i feriti e continua anche per le loro famiglie, evidenziando l’importanza di un sostegno complessivo in una situazione così traumatica.

Le autorità hanno mostrato grande attenzione alla vicenda, con visite di alto livello, come quella del ministro per la protezione civile Nello Musumeci e dell’assessore regionale Giancarlo Righini. Queste visite testimoniano l’impegno delle istituzioni a seguire da vicino la situazione e a supportare i feriti.

Nel frattempo, le indagini sul rogo proseguono con ulteriori verifiche ordinate dalla Procura della Repubblica di Roma. Sotto esame ci sono i presunti punti di innesco dell’incendio e la posizione del mezzo antincendio che è stato distrutto dalle fiamme. Questi accertamenti sono cruciali per comprendere le dinamiche dell’incidente e determinare eventuali responsabilità.