Incendio Torre Spaccata: la procura indaga, trovati fuochi d’artificio

fuoristrada 4x4 "Graelion" della protezione civile distrutto dall'incendio a Torre Spaccata
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Sono stati trovati all’interno della vasta area verde del “pratone” di Torre Spaccata dei fuochi d’artificio. Durante un sopralluogo, infatti, sono stati sequestrati dei materiali pirotecnici nelle vicinanze di viale Bruno Pelizzi, che potrebbero essere la cause del rogo, avvenuto il 21 agosto, dove sono rimasti feriti un caposquadra dei vigili del fuoco di Frascati e tre volontari della protezione civile di Roma Capitale. Tuttavia, saranno necessarie ulteriori analisi per confermare o smentire questa ipotesi.

La procura di Roma è in attesa delle informative da parte dei vigili del fuoco

La procura di Roma è in attesa delle informative da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine intervenute. Dopo la trasmissione a piazzale Clodio dell’incartamento si procederà all’apertura formale del fascicolo di indagine per valutare tutte le ipotesi e determinare l’origine del rogo, inclusa la possibilità che sia stato causato intenzionalmente o per negligenza.

Fiamme partite da viale Bruno Pelizzi

Le fiamme, secondo le prime perizie, sembrano essere partite da viale Bruno Pelizzi e si sono rapidamente propagate a causa del vento in via Roberto Fancelli, via Rugantino, via Giuseppe Saredo e via Filomusi Guelfi., trovando un ambiente favorevole nell’incuria del terreno circostante, ormai semi-abbandonato. Questo fattore ha reso l’incendio ancora più difficile da controllare.

Da visionare filmati delle telecamere per capire la causa

Le riprese delle telecamere di sicurezza potrebbero fornire indizi utili sulla dinamica dell’incendio. Nel frattempo, le condizioni dei quattro soccorritori rimasti gravemente ustionati durante l’incidente restano critiche, con tre di loro ricoverati nel centro grandi ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.

Il vigile del fuoco in gravissime condizioni

Tra tutti, quello che verte in gravissime condizioni è il 52enne Marco, caposquadra dei vigili del fuoco di Frascati, che ha registrato ustioni che coprono il 54% del corpo. Ustioni estese e profonde in particolare sulla faccia, sul tronco, gli arti superiori e inferiori. Per lui saranno necessari interventi chirurgici “per rimuovere le parti necrotiche e coprirle”.

Tre volontari di protezione civile intubati

Cristina, Francesco e Andrea, i tre volontari della protezione civile dell’associazione di soccorso Giannino Caria, invece, sono stati intubati “perché durante l’incidente hanno avuto purtroppo una lesione delle vie respiratorie, probabilmente per un danno da inalazione – ha spiegato il professor Spaltro – pertanto sono stati intubati per prevenire successive complicanze”.

Ustioni sul corpo estese e profonde

Francesco, di 33 anni, è il volontario che ha riportato ustioni estese e profonde per coprono il 31% del corpo. Come per il 52enne vigile del fuoco, è previsto per lui un intervento con pelle da donatori tramite banca della pelle, data l’estensione delle ustioni. Cristina, di 38 anni, invece, presenta ustioni sul 19% del corpo. Meno grave, invece, il più giovane del gruppo, il 29enne Andrea che, seppur in rianimazione, presenta il 9% di ustioni nel corpo.

Nessun altro bollettino medico sarà inviato

Nel frattempo, per i prossimi tre giorni – dalla struttura ospedaliera – informano che non sarà possibile diffondere bollettini fino a quando i pazienti, per i quali non è necessaria la donazione di sangue, non saranno operati chirurgicamente.

Decine di volontari al Sant’Eugenio

Ad attendere il bollettino medico della giornata di ieri, anche i vertici della protezione civile romana e regionale insieme a decine di volontari e vigili del fuoco arrivati in ospedale per stare vicini ai colleghi feriti. “Volevo portare la solidarietà di tutti noi a questi ragazzi coraggiosi – ha detto il presidente della Regione Francesco Rocca in visita ai feriti – questo è un reparto di grande eccellenza”. In merito alla presenza di diversi volontari di protezione civile fuori dall’ospedale ha voluto specificare che “è una vicenda che tocca, sono legami forti quelli che si creano in queste situazioni di soccorso, legami di quotidianità di eventi forti che si vivono insieme, ed è normale che ci sia questa vicinanza. Un sentimento che conosco e apprezzo”, ha concluso il presidente della Regione.  

E proprio dai volontari di protezione civile arriva anche un appello per donare il sangue in favore dei quattro “al centro trasfusionale” dalle 8 alle 11, tutti i giorni della settimana.

Istruzioni per donare il sangue

Accesso dall’ingresso di Piazzale dell’Umanesimo 10, subito a destra seguendo le indicazioni per il centro trasfusionale che si trova al primo piano del secondo torrione di destra. Orari prelievi dalle 08:00 alle 11:00 di tutti i giorni della settimana. È necessario scaglionare nel tempo l’afflusso per le donazioni in modo da assicurare la copertura costante in tutte le fasi dell’assistenza sanitaria. È consigliabile prenotarsi per la donazione su: www.lareteditutti.org P.O. S.Eugenio-CTO U.O.S.D. medicina trasfusionale. Per eventuali informazioni di natura personale si può contattare il centro tutte le mattine al numero 0651003128.