Incendio Torre Spaccata, vigile del fuoco e 3 volontari in prognosi riservata. Fuoristrada 4×4 “Graelion” distrutto dalle fiamme (FOTO E VIDEO)
E’ cambiato improvvisamente il vento e le fiamme si sono registrate contro chi stava tentando di spegnerle. È quanto accaduto ieri pomeriggio nel corso delle operazioni di spegnimento dell’enorme rogo boschivo nato alle 15 ai pratoni di Torre Spaccata a Roma, tra via Roberto Fancelli, via Rugantino, via Bruno Pelizzi, via Giuseppe Saredo e via Filomusi Guelfi.
Caposquadra dei vigili del fuoco e tre volontari della protezione civile ricoverati in gravi condizioni al Sant’Eugenio
A farne le spese sono stati un caposquadra dei vigili del fuoco di Frascati e tre volontari della protezione civile di Roma Capitale, ricoverati in gravi condizioni al Sant’Eugenio. Si tratta di tre uomini e una donna. Incastrati dalle alte fiamme, a cause di un cambio di vento improvviso, sono rimasti intrappolati dal fuoco, senza riuscire a trovare una via di fuga.
Critiche le condizioni del caposquadra di Frascati dei vigili del fuoco
Ad avere la peggio il caposquadra dei vigili del fuoco e la volontaria di protezione civile. Con ustioni profonde su tutto il corpo, comprese le gambe e torace. Meno gravi, invece, gli altri due soccorritori, ustionati alle braccia e al volto. Vista la loro gravità, l’ospedale ha attivato sin dai primissimi minuti il piano “PEIMAF”, mobilitando tutto il personale medico e infermieristico previsto nel protocollo, con l’aggiunta di due chirurghi e l’implementazione dell’intero piano infermieristico della struttura.
Per garantire un intervento tempestivo, sono stati trasferiti nei reparti indicati dal “PEIMAF”, garantirà loro anche un monitoraggio. In prognosi riservata, le loro condizioni restano gravi. Intubati e sedati per alleviare il dolore, tre di loro sono ricoverati presso il Centro Grandi Ustioni, mentre uno di loro si trova in rianimazione.
Fuoristrada 4×4 “Graelion” della protezione civile distrutto dalle alte fiamme
Aiutati dai colleghi, tutti e quattro sono riusciti ad allontanarsi prima dell’irreparabile. Una situazione di estremo pericolo che ha coinvolto anche il fuoristrada 4×4 “Graelion” della protezione civile appartenente all’associazione di Soccorso Giannino Caria Paracadutisti, andato distrutto dalle fiamme.
“Più del 50% del suo corpo è rimasto ustionato”
“Il caposquadra ha riportato ustioni gravi e profonde in gran parte del suo corpo – riferisce Riccardo Ciofi dai vigili del fuoco, intervenuto sul posto – Più del 50% del suo corpo è rimasto ustionato dalle alte fiamme. Con lui, anche tre volontari di protezione civile. Per tutti esprimiamo grande solidarietà. Un evento grave che non doveva assolutamente capitare. Ci auguriamo che ora, con questo tragico e drammatico episodio tutte le autorità migliorino la sicurezza sul lavoro dei lavoratori, costruendo un sistema di soccorso organizzato ed efficiente”.