Inceneritore di Roma, 9 eurodeputati per scrivere non una proposta di legge, ma 3 ‘domandine’ per il Parlamento UE

A sinistra, una locandina anti-inceneritore di Roma con l'immagine di Gualtieri, a destra Ignazio Marino, Dario Tamburrano e Pasquale Tridico
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Inceneritore di Roma-Santa Palomba, quella che 9 eurodeputati, 7 M5S e 2 AVS (Alleanza Verdi e Sinistra) hanno portato in Europa non è una proposta di legge seria e rigorosa contro gli inceneritori, magari basata su dati scientifici e medici, pronta da portare velocemente al voto in Parlamento Europeo e destinata a rivoluzionare in breve tempo l’intero settore rifiuti del vecchio continente. Ma solo tre domandine da 5^ elementare, con tutto il rispetto del caso, che sono state presentate alla Commissione europea, l’equivalente di un super Governo sovranazionale europeo.

Inceneritore di Roma, nessuna proposta di legge da M5S e AVS

Partiamo dalle tre domande poste dai 9 eurodeputati alla Commissione Europea: “1. Costruire un nuovo grande impianto di incenerimento di rifiuti urbani causa un danno significativo agli obiettivi ambientali dell’UE? 2. Se sì, come intende procedere per impedire che venga realizzato un nuovo, grande impianto di incenerimento? 3. Intende proporre ulteriori restrizioni normative a livello UE per eliminare completamente l’incenerimento dalla gerarchia dei rifiuti, e se sì, quando?”

Solo 3 ‘domandine’ da 5^ elementare

I 9 eurodeputati firmatari delle 3 ‘domandine’ sono: Dario Tamburrano (uomo forte del 5 Stelle in Europa), Ignazio Marino (ex sindaco di Roma), Pasquale Tridico (ex capo dell’Inps nazionale), Mario Furore, Carolina Morace, Benedetta Scuderi, Gaetano Pedullà e Valentina Palmisano e Danilo Della Valle. È a loro ed ai rispettivi staff che si deve cotanta fatica intellettuale. 3 ‘domandine’ che avrebbe potuto preparare una semplice addetta stampa in 5 minuti appena. Invece è il frutto del lavoro di 9 eurodeputati.

La Commissione Europea e l’Euro-Parlamento capiranno le 3 ‘domandine’?

Per capire bene la portata della vicenda di cui stiamo trattando, basta immaginare di porre gli stessi quesiti al Governo nazionale, di fronte al ‘nostro’ Ministro dell’Ambiente. Queste 3 ‘domandine‘ sarebbero, giustamente, carta straccia un attimo dopo il loro deposito agli atti.

Il comunicato emerso dalle viscere della regione Lazio e del comune di Pomezia

Invece, un comunicato stampa emerso dalle viscere del M5S della Regione Lazio e di Pomezia, racconta entusiasta quanto accaduto: lo pubblichiamo qui di seguito. Un comunicato che ringrazia gli intrepidi 9 eurodeputati per cotanto coraggio e che attacca la Giunta di centrodestra di Pomezia perché starebbe contrastando, ma solo a parole, l’impianto bruciarifiuti tanto caro a Gualtieri e compagni.

Conte si straccia le vesti a Santa Palomba: Raggi e Ferrara trattano con Gualtieri e Schlein

In passato dai 5 Stelle avevamo visto già di tutto: Conte stracciarsi le vesti contro l’inceneritore di Roma-Santa Palomba per la recente campagna elettorale del Lazio e poi scomparire subito dopo il voto. Virginia Raggi, Paolo Ferrara e vari grillini della prima ora ‘ragionare’ col Pd di Gualtieri e Schlein sulla necessità di ingoiare l’inceneritore di Gualtieri in vista di una nuova Giunta Gualtieri bis con annesso campo largo elettorale per le elezioni 2027. Ma questa nuova frontiera della ‘lotta’ del M5S e AVS a nostro avvisa le supera tutte: tanti comunicati e poca/niente sostanza.

Il comunicato stampa del M5S

INCENERITORE DI SANTA PALOMBA: LA BATTAGLIA ARRIVA IN EUROPA

L’anacronistico, insensato e costosissimo progetto dell’inceneritore di Roma, voluto dal Sindaco Gualtieri a Santa Palomba, al confine con il nostro Comune, da qualche giorno ha un oppositore in più in Europa. Lo scorso 30 luglio, infatti, sette eurodeputati del Movimento 5 Stelle e due di Alleanza Verdi e Sinistra hanno interpellato la Commissione europea sull’esistenza di un danno significativo per l’ambiente del maxi-inceneritore di Santa Palomba. Gli europarlamentari chiedono all’Esecutivo europeo come intenda procedere per impedire che venga realizzato questo nuovo mega-impianto da 600 mila tonnellate annue di rifiuti urbani, nel caso in cui sia ravvisato il danno significativo nell’esecuzione delle sue attività.

IL TEMA

Il tema è quindi quello di capire quali ulteriori restrizioni normative a livello Ue saranno proposte, per eliminare completamente l’incenerimento dalla gerarchia dei rifiuti, anche in considerazione del fatto che in Italia è prossimo all’avvio il regolamento 2020/852, che all’articolo 17 inserisce l’incenerimento rifiuti, salvo quelli pericolosi non riciclabili, fra le attività economiche che causano danno significativo agli obiettivi ambientali dell’Ue e, quindi, all’economia circolare, perno del principio della transizione ecologica.

Mentre veniva depositata questa interrogazione in Europa, come sapete il giorno dopo il tema dell’inceneritore veniva discusso in Consiglio comunale a Pomezia attraverso la nostra mozione. CHe, in buona sostanza, oltre ad impegnare l’Amministrazione Felici ad esprimersi contraria all’impianto in ogni sede istituzionale, chiedeva di sollecitare l’abrogazione delle lettere a) e d) del comma 1 dell’articolo 13 del decreto-legge n. 50 del 2022, che conferiscono a Gualtieri i poteri commissariali in merito alla gestione dei rifiuti.

E sapete anche com’è andata a finire, con la maggioranza che, a chiacchiere, si è detta contraria al mega inceneritore, ma che poi ha presentato un emendamento che ha svuotato di contenuto e significato il nostro atto, che poi abbiamo ritirato, rendendolo a tutti gli effetti innocuo.

Eppure chiedevamo loro di fare un passo concreto per la nostra comunità, agendo sul governo di centro destra nazionale! L’ennesimo schiaffo alla Città da parte di un’Amministrazione immobile. Un ringraziamento va comunque ai nostri eurodeputati Dario Tamburrano, Danilo Della Valle, Mario Furore, Carolina Morace, Gaetano Pedullà, Valentina Palmisano e Pasquale Tridico. Il loro lavoro in Europa, insieme al nostro a livello comunale, è e sarà di fondamentale importanza: continuiamo la nostra battaglia a fianco dei cittadini, per tutelare salute e ambiente.