Incidente mortale tra due auto della polizia: come stanno gli altri agenti
Incidente mortale tra due auto della polizia questa mattina a Roma, all’incrocio tra via Acquedotto del Peschiera e via dei Monfortani. Una tragedia che ha causato la morte di Amar Kudin, giovane agente ed ex atleta delle Fiamme Oro Rugby. Secondo le prime ricostruzioni, una volante stava rientrando in commissariato con un uomo fermato a bordo, mentre l’altra pattuglia si dirigeva a sedare una rissa. L’impatto, inevitabile, ha avuto conseguenze devastanti.
Amar non era un poliziotto qualunque. Cresciuto in Italia, si era fatto strada nel rugby prima nel vivaio del Treviso e poi con la Benetton Rugby, lasciando un segno indelebile nel campionato Pro12 del 2014-2015. Convocato nella Nazionale Italiana Under 20, era un talento naturale capace di conquistare il cuore degli appassionati. Nel corso della sua carriera, aveva scelto di servire la comunità unendo i valori dello sport a quelli della Polizia di Stato. Una vita fatta di dedizione, sacrifici e risultati straordinari.
Le dinamiche dell’incidente mortale: gli altri agenti di polizia feriti
Secondo le prime informazioni, una delle auto stava rientrando in commissariato con un fermato a bordo, mentre l’altra interveniva per una rissa in corso. All’incrocio, lo scontro è stato inevitabile e violentissimo. Oltre alla vittima, tre agenti sono rimasti feriti: uno ha riportato la frattura del malleolo e una ferita alla fronte suturata con otto punti; un secondo ha subito alcune contusioni; il terzo una piccola lesione al fegato.
Cordoglio unanime per una tragedia che tocca tutti
La morte di Amar ha scosso il mondo dello sport e delle istituzioni. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso vicinanza ai familiari e augurato una pronta guarigione ai feriti. Fabio Conestà, segretario generale Mosap, ha ricordato Amar come un collega esemplare, sottolineando il suo legame speciale con la squadra delle Fiamme Oro Rugby.