Influenza, arriva la prima ondata, insieme al freddo: i sintomi e come riconoscerla
Con l’arrivo del freddo, la prima ondata di influenza stagionale inizia a colpire l’Italia, mentre i numeri delle infezioni simil-influenzali continuano a salire. I dati più recenti segnalano un significativo aumento dei casi, soprattutto tra i bambini sotto i cinque anni, una categoria particolarmente vulnerabile. La stagione influenzale è partita con numeri già consistenti, lasciando presagire un picco che potrebbe coincidere con il periodo natalizio.
Influenza, arriva la prima pesante ondata, insieme al freddo
Secondo il bollettino epidemiologico RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, nella settimana dall’11 al 17 novembre si sono registrati circa 418 mila nuovi casi di sindromi simil-influenzali a livello nazionale. Complessivamente, dall’inizio del monitoraggio stagionale, sono stati conteggiati oltre 1,7 milioni di malati, con stime che potrebbero già sfiorare i due milioni. A Roma e nel Lazio, l’incidenza è in linea con la media nazionale, con decine di migliaia di contagi registrati.
I sintomi e come riconoscerla
I sintomi principali di questa prima fase includono tosse, mal di gola, febbre moderata e astenia. Nonostante l’intensità moderata di questi sintomi, gli esperti sottolineano l’importanza della prevenzione, con un richiamo alla vaccinazione. Infatti, il freddo improvviso previsto in queste settimane potrebbe fungere da innesco per l’arrivo dell’influenza vera e propria, potenzialmente più aggressiva.
Numeri positivi per la campagna vaccinale
La risposta della popolazione alla campagna vaccinale contro l’influenza stagionale è incoraggiante. Nella Regione Lazio sono state già somministrate oltre 933 mila dosi, con una partecipazione significativa dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Questi ultimi hanno contribuito in modo determinante a garantire una copertura vaccinale ampia, coinvolgendo anche i bambini, tra i più colpiti dall’ondata di virus.
La campagna di vaccinazione è stata sostenuta anche da farmacie e centri sanitari pubblici, che hanno ampliato l’accesso alle dosi. La somministrazione del vaccino contro l’influenza stagionale è particolarmente importante in questa fase, non solo per ridurre la diffusione del virus ma anche per proteggere le categorie più a rischio, tra cui anziani e soggetti con patologie croniche.
Covid in calo, ma resta la vigilanza
In parallelo, la situazione legata al Covid-19 mostra segnali di miglioramento. Nel Lazio, i contagi sono scesi del 6% rispetto alla settimana precedente, con un totale di 363 nuovi casi registrati. Anche i ricoveri ospedalieri sono diminuiti significativamente (-26,5%), con solo due pazienti in terapia intensiva. Tuttavia, la vigilanza resta alta, considerando che circa 87 mila persone risultano ancora positive nella regione.
Le vaccinazioni anti-Covid procedono a ritmo più lento rispetto a quelle contro l’influenza, con poco più di 40 mila somministrazioni effettuate. Tuttavia, i numeri restano stabili e in crescita graduale, grazie all’impegno di medici, farmacie e altri centri sanitari.
Prevenzione al centro
La stagione influenzale si preannuncia impegnativa, ma le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza di semplici misure di prevenzione, come il lavaggio frequente delle mani, il mantenimento della distanza fisica in ambienti affollati e la vaccinazione tempestiva. Con l’arrivo delle festività natalizie e il probabile aumento degli spostamenti, una buona protezione vaccinale potrebbe fare la differenza nel contenimento dei contagi e nella protezione delle fasce più vulnerabili.