Inps, la dirigente dirotta la navetta per andare al treno. La denuncia dell’Ugl
L’utilizzo della navetta aziendale dell’Inps utilizzata come un taxi e dirottata da orari e tragitti. E poi ancora rimborsi spese e l’uso della foresteria. Tutte condotte in conflitto con il regolamento interno dell’Inps che sono state denunciate dall’Ugl Funzione Pubblica.
La denuncia dell’Ugl
“Un gruppo di lavoratori ha segnalato un contesto in cui alcuni dirigenti sembrano beneficiare di trattamenti privilegiati, compromettendo i principi di equità, efficienza e responsabilità – spiega la segreteria nazionale dell’Ugl Funzione Pubblica – Tra questi un dirisu nomina dell’ex Presidente Pasquale Tridico, rappresenta un caso emblematico. La Coordinatrice generale dell’Avvocatura, residente a Como, sembra aver fatto modificare il percorso e gli orari della navetta di servizio tra la Direzione Generale e la sede dell’Avvocatura in Via Beccaria. La navetta, infatti, preleverebbe la dirigente alla Stazione ferroviaria di Roma Termini per portarla in ufficio e viceversa, violando palesemente il Regolamento dell’Autoparco Inps (determinazione n. 69/2017). Ciò avviene alla vista di coloro che dovrebbero vigilare sul corretto andamento dell’Istituto”.
Viaggi casa lavoro rimborsati
Dopo la navetta taxi il sindacato ha puntato i riflettori anche su altre condotte – a detta della segreteria Funzione Pubblica – non in linea con le norme aziendali. Norme che andrebbero contro gli altri “normali” lavoratori: “Sembra che la dirigente si faccia rimborsare le spese di missione per il viaggio da Como a Roma e viceversa – affonda l’Ugl – in spregio alla normativa interna relativa alle missioni del personale Inps. Infine all’avvocato è stato concesso addirittura l’uso della foresteria dell’Istituto, sita in Corso Vittorio Emanuele a Roma, in violazione del Regolamento approvato con delibera n. 87/2022″.
La replica dei legali della dirigente
Riportiamo la replica dell’avvocato Perla Sciretti, difensore della dirigente Inps chiamata in causa dall’Ugl: “La condotta della diriginte è stata costantemente improntata all’integrale rispetto delle normative e procedure dell’Ente, ed in particolare dal proprio trasferimento a Roma dal primo agosto 2022 per assumere la carica di Coordinatore generale dell’area legale, non ha mai richiesto, né percepito alcun importo a titolo di “missione”. La dirigente ha occasionalmente pernottato nella Foresteria INPS fino al maggio 2023, a ciò avendo titolo e nel rispetto delle disposizioni specificamente determinate dall’Ente e dalle Direzioni competenti, ivi compresa la Direzione Centrale di Pianificazione e controllo di gestione. Da ultimo, per quanto concerne la dichiarazione riferita alla paventata indebita fruizione del servizio di “navetta“, si tratta di un servizio di raccordo con più accessi giornalieri messo a disposizione dall’Ente dopo la dismissione dell’auto di servizio per l’Avvocatura Generale, ed è utilizzato per le consegne da e per le sedi, nonchè da tutti gli appartenenti alla Avvocatura Centrale per motivate esigenze di ufficio; si precisa che di analoghe navette si avvalgono ordinariamente i dipendenti della Direzione Generale per utilità di collegamento con i mezzi pubblici da e per il luogo di lavoro, nell’ambito delle azioni dell’Ente datore di lavoro funzionali al benessere organizzativo dei dipendenti medesimi”.
La risposta dell’Ugl
Per correttezza pubblichiamo la controreplica del segretario Ugl Funzione pubblica: “L’avvocato della dirigente conferma che la stessa ha usufruito del servizio di foresteria che può essere utilizzato soltanto – come dice il relativo Regolamento – per esigenze istituzionali e di missione, precisando che le camere non potranno mai essere messe a disposizione di personale dell’Istituto con sede di servizio nel Comune di Roma, come giust’appunto la Sua cliente che non poteva essere considerata in missione avendo la sede di lavoro a Roma. La dirigente, come conferma il legale, ha usufruito di un trattamento che spetta soltanto a chi si reca a Roma in missione, senza poter essere assolutamente considerata in missione. Anche per quanto riguarda l’uso della navetta, si ammette che la dirigente ne ha fatto uso con una singolare motivazione secondo cui l’Istituto ammetterebbe che fosse usata dai dipendenti per un personale benessere organizzativo non meglio chiarito”.