Ippodromo Capanelle, scatta il countdown: Hippogroup presenta istanza in tribunale

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Ultimo round per salvare l’Ippodromo Capannelle. La sopravvivenza dell’ippica romana dipende da due passaggi fondamentali, la sospensione della cartella esattoriale da 5 milioni di euro e l’accordo tra Hippogroup e Comune di Roma per la gestione transitoria dell’impianto durante il 2025. Entrambi sono essenziali per garantire continuità alle attività ippiche e consentire all’amministrazione capitolina di completare il processo di selezione del nuovo concessionario attraverso il bando europeo avviato lo scorso aprile.

La sospensione della cartella esattoriale

La richiesta di sospensione avanzata da Hippogroup al tribunale è una condizione imprescindibile per proseguire la gestione dell’impianto. La ragione principale è che, senza la sospensione della procedura di riscossione, la società non potrebbe ricevere i contributi previsti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf). Tali fondi, stimati per il 2025 in circa 3,9 milioni di euro, sono essenziali per coprire i costi operativi delle attività di corse al trotto e al galoppo.

L’importanza dell’accordo con il Comune

Il Comune di Roma, consapevole delle ripercussioni socioeconomiche che deriverebbero dalla cessazione delle attività dell’Ippodromo Capannelle, ha proposto a Hippogroup, società che gestisce l’impianto fino al 31 dicembre 2024, di proseguire la gestione con le stesse condizioni economiche dell’anno precedente. Una proroga temporanea, valida fino all’assegnazione del nuovo bando europeo che appare una soluzione necessaria per evitare il blocco delle attività e garantire continuità in un settore già in crisi.

Un futuro incerto ma possibile

Da pochi giorni, intanto, in attesa di trovare un accordo con il Comune, Hippogroup, ha presentato una nuova istanza al tribunale per chiedere la sospensione del pagamento da 5 milioni di euro. Una richiesta necessaria per salvare l’ippica nella Capitale.

Con una decisione del tribunale prevista intorno al 20 dicembre, il destino dell’Ippodromo Capannelle resta appeso a un filo. Se la sospensione della cartella sarà concessa, ci sarà il margine per negoziare un accordo entro la fine dell’anno e garantire la gestione per il 2025. Viceversa, l’assenza di una soluzione condivisa potrebbe segnare la fine di un’era per l’ippica romana.

In caso di nulla osta del tribunale, infatti, con la sospensione della cartella esattoriale, Hippogroup vorrebbe trattare una gestione più completa della struttura, con una proposta che includa tutti i servizi connessi (corse, bar, ristoranti e intrattenimento).

Le prossime settimane saranno decisive: solo un dialogo costruttivo tra Hippogroup, il Comune di Roma e le autorità competenti potrà scongiurare la chiusura e preservare un patrimonio storico e sportivo cruciale per la Capitale. La chiusura delle attività rappresenterebbe un duro colpo per il settore ippico nazionale, con la perdita di una delle sue piazze più importanti. Centinaia di lavoratori, tra diretti e indotto, si troverebbero senza occupazione.