Ippodromo Capannelle, il Tar sospende il “bando ponte” del Comune per la gestione dell’impianto

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Il Tar del Lazio ha sospeso in via cautelare il “bando ponte” del Dipartimento Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale per la gestione dell’Ippodromo Capannelle, accogliendo la domanda di misura cautelare monocratica presentata da Hippogroup. La decisione è giunta in seguito a un ricorso dell’attuale gestore dell’ippodromo il quale contesta la procedura di affidamento temporaneo indetta il 18 ottobre per un anno. Il bando escludeva l’attuale gestione a causa di un contenzioso economico di oltre 20 milioni di euro con il Comune di Roma.

Hippogroup ha chiesto annullamento e sospensione del bando

Hippogroup nel ricorso ha chiesto annullamento e sospensione del bando ponte ritenendo di avere tutti i requisiti per partecipare al bando dal quale è stata esclusa. Tutto quindi “sospeso” per essere discusso tra tre settimane nonostante i termini del bando scadevano lunedì 4 novembre alle 18 con l’apertura buste prevista il giorno dopo, martedì 5 novembre.

Polemiche sul bando sollevate anche da diverse sigle sindacali Slc Cgil, Uilcom Uil e Fisascat Cisl che nei giorni scorsi hanno sollevato forti critiche, arrivando a scrivere una lettera anche al sindaco Gualtieri denunciando che il bando non includeva una “clausola sociale pura” per la salvaguardia dei posti di lavoro, ma prevedeva solo una percentuale di occupazione legata a punteggi di aggiudicazione e un’offerta al rialzo sull’affitto, con una soglia minima di 40mila euro. La preoccupazione dei sindacati riguardava anche il subappalto previsto, che potrebbe compromettere la stabilità occupazionale e salariale.

Valutazione collegiale il 20 novembre

Dal canto suo, il Comune ha sempre sostenuto che il bando rispettava le condizioni contrattuali nazionali e prevede una premialità del 50% del punteggio per le aziende che garantiscono la continuità dei posti di lavoro esistenti.

Decisione del Tar prevista per il 20 novembre

Il caso, intanto tornerà davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per una valutazione collegiale il 20 novembre, lasciando in sospeso la gestione dell’impianto e con essa le attività legate a uno dei principali centri sportivi della capitale.

Il ministero ha annullato le attività sportive nel weekend

A causato dello sciopero annunciato pochi giorni fa dai sindacati, intanto, a seguito dell’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori per la cessata attività della gestione Hippogroup nel weekend il ministero ha annullato tutte le attività sportive programmate, inclusi eventi significativi di trotto e galoppo con un montepremi complessivo di 400mila euro. Due di questi eventi (Berardelli e l’Umbria) potrebbero ora essere riassegnati a Milano. La protesta dei lavoratori dell’ippodromo si è concretizzata in uno sciopero di 50 ore, interrompendo totalmente le attività dell’impianto, una scelta legata alle preoccupazioni sindacali per il futuro occupazionale e contrattuale dei dipendenti.