Anche l’Irlanda non ne può più. L’Europa in pericolo
Se anche l’Irlanda si scoccia, vuol dire che non se ne può più.
Quanto accaduto l’altra sera a Dublino ha colpito quanti hanno visto le immagini degli incidenti, ma quel che a mio parere va considerata grave e’ l’aggressione violenta davanti ad una scuola.
Anche l’Irlanda non ne può più
Col coltello, al solito, come accade ormai da troppo tempo. Ci si affanna a stigmatizzare “l’estrema destra”, ma si dimentica qual è stata la molla che ha provocato i disordini.
Tre bambini e una donna selvaggiamente accoltellati e gravemente feriti davanti ad un istituto scolastico dovrebbe mettere più paura dei disordini seguiti al grave episodio.
Alcune fonti hanno rivelato che l’attentatore sarebbe un immigrato algerino sui 50 anni (anche se le autorità non hanno voluto comunicare dettagli sull’identità del fermato) e in serata il centro della capitale irlandese è divenuto teatro di scontro.
Noi consideriamo sconvolgente e straziante il tentativo di uccidere bambini piccolissimi e indifesi, davanti alle loro madri, davanti alle loro maestre.
I testimoni hanno parlato di scene agghiaccianti.
E l’Irlanda non ne può più, e poi sono arrivati gli incidenti.
Dopo Grenoble, Dublino
Dopo la caccia al bianco in Francia, il tentativo di mattanza arriva fino a Dublino.
E dice bene Matteo Salvini: “Resta da considerare che purtroppo in Europa attentati “al coltello” sono sempre più frequenti e non si può ogni volta nascondersi dietro la tesi del “folle isolato”. Mai come in questo momento ovunque i cittadini chiedono sicurezza, integrazione, rispetto per la nostra cultura, tolleranza zero verso chi non accetta le regole e i principi fondanti della società europea.
Il 3 dicembre a Firenze, con l’amico Geert Wilders – non casualmente fresco di trionfo elettorale nei Paesi Bassi – e tutti gli alleati della Lega, parleremo anche di questo. Un’Altra Europa è possibile!”.
Ed è la speranza di tutti i cittadini perbene, che vogliono vivere in un mondo sicuro e senza il rischio di agguati continui.