Isabella Rauti contro la Cartabia: ha liquidato diritto di famiglia e minori in pochi secondi
“Vorrei concentrare l’attenzione su un tema specifico della Relazione, quello inerente al “diritto di famiglia e dei minori” al quale il Ministro Cartabia ha dedicato circa un minuto e mezzo, troppo poco considerato che vi rientra l’emergenza della violenza sulla donna e la violenza domestica”. Così il vice presidente vicario di Fratelli d’Italia Isabella Rauti intervenendo in Aula in Senato.
Isabella Rauti protesta con la Cartabia
“Nella relazione del Ministro Cartabia inoltre – dice la Rauti – non sono stati menzionati i dati relativi al femminicidio: 109 donne uccise nel 2021, molte di loro erano mamme, un vero bollettino di guerra” “In riferimento al disegno di legge approvato nel Consiglio dei Ministri ad inizio dicembre – e reso noto con una conferenza stampa di grande evidenza mediatica – volto a rafforzare gli strumenti di prevenzione della violenza di genere, chiediamo che fine abbia fatto questo pacchetto di misure che colmerebbero anche lacune contenute nel Codice Rosso, introducendo un giro di vite per i violenti e maggiore protezione delle vittime. Si prevedono infatti implementazioni importanti come un maggiore ricorso al braccialetto elettronico; il fermo immediato se esiste grave rischio per la donna e il rafforzamento dell’arresto obbligatorio in flagranza per chi viola il divieto di avvicinamento alla vittima, in modo da evitare processi per direttissima e scarcerazioni facili. Tutti motivi – prosegue la senatrice di FdI – che rendono assolutamente urgente l’accellerazione dell’iter del disegno di legge in questione, anche se non comprendiamo perché, di fronte all’evidenza di questo fenomeno emergenziale e drammatico, il governo non abbia voluto procedere con un decreto legge che avrebbe diminuito il tempo di approvazione”. “Alle enunciazioni nelle conferenze stampa – conclude la Rauti – il governo dovrebbe procedere con i fatti, perché i migliori non sono quelli che enunciano ma sono quelli che fanno ciò che dicono” .