Isabella Rauti, il covid non ferma la lotta ai tumori al seno. Race for The Cure si corre online (video)
Il coronavirus non fermerà la nostra lotta contro i tumori al seno, che nel 2018 in Europa hanno colpito oltre 500 mila donne. Numeri altissimi che dimostrano la necessità di un continuo impegno. Sia sul fronte della sensibilizzazione, della informazione e della prevenzione che sul piano della ricerca. A dirlo è la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, che da sempre è in prima linea in tutte le battaglie per la difesa della salute femminile. E che in qualità di presidente della onlus Handsoffwomen (HOW) ha sempre partecipato alle edizioni della Race for The Cure. La corsa organizzata in diverse città dalla Komen Italia e che a Roma è giunta alla sua ventunesima edizione. Un appuntamento particolare quest’anno, spiega la Rauti. Perchè a causa del coronavirus la corsa sarà virtuale. Una maratona sui social, una grande staffetta live che sarà condotta dalla giornalista Olivia Tassara direttamente dalla sede romana dell’Agenzia di stampa DIRE. Dalle 15 di domenica 17 maggio fino a sera. Anche quest’anno abbiamo voluto aderire sia pure virtualmente e fare la nostre donazioni per sostenere i progetti in corso, ha proseguito Isabella Rauti. Con l’associazione HOW che presiedo abbiamo partecipato alle precedenti edizioni con una nostra squadra, Noi X Le Donne. Che ovviamente sarà in campo anche quest’anno. Virtualmente ma in maniera altrettanto convinta.
Isabella Rauti, con HOW saremo alla Rece for The Cure virtuale. Per sostenere prevenzione e ricerca
Saremo anche quest’anno alla Race for The Cure. Anche se virtuale questa edizione non sarà meno bella. O meno importante. Perchè la prevenzione e la ricerca nella lotta contro il tumore al seno non si possono certo fermare. Questa la promessa della senatrice di Fratelli d’Italia e presidente della onlus HOW Isabella Rauti. La Komen Italia che organizza da sempre la manifestazione sta facendo uno sforzo eccezionale per non allentare il suo impegno e la partecipazione di tutti che specialmente oggi è fondamentale. Ho sentito tante mie amiche in questo periodo bruttissimo, prosegue la Rauti. Che devono combattere contro un male terribile come il tumore al seno in piena emergenza Covid 19. Con difficoltà di spostamenti. Rischio di dover sospendere le cure e immunodepressione che può rendere più facile il contagio. Dobbiamo mobilitarci tutti, e oltre a partecipare è fondamentale contribuire con le donazioni. È facile, basta solamente l’impegno comune per ottenere risultati impensabili.
I tre giorni al Circo Massimo erano una festa di popolo. Ma la magia può ripetersi anche online
I tre giorni della Race al Circo Massimo sono sempre stati una bellissima festa di popolo. Noi della HOW in passato abbiamo partecipato con il nostro stand, respirando l’aria di mobilitazione e di partecipazione disinteressata che caratterizza questa corsa di solidarietà. Una magia che non si deve disperdere, neanche in questa ventunesima edizione che si svolgerà solamente in maniera virtuale. Ma è anche importante impegnarsi nel gesto concreto della donazione, che si può fare direttamente dal sito dalla Komen Italia con grande facilità. Ovviamente la cifra è assolutamente libera, spiega la Rauti. E a tutti i donatori viene inviato un kit con lo zainetto e la maglietta di questo evento. Noi X le Donne ci sarà anche quest’anno e come sempre correrà per vincere. Non la gara ma la sfida più importante. La vittoria definitiva contro il tumore al seno. Per dare una speranza concreta a tutte le donne colpite da questa malattia. Che grazie alla ricerca potrà in futuro non essere più il mostro terribile che abbiamo dovuto combattere fino ad oggi.
A questo punto non resta che aspettare l’inizio della manifestazione, che verrà aperta dal Presidente onorario della Komen Italia Aurelio de Laurentiis e dall’’ambasciatore della Race di Roma Carlo Verdone alla presenza delle Istituzioni e di tanti nomi famosi del calcio e del cinema, della canzone, dello spettacolo e del giornalismo. E la solidarietà anche ai tempi del coronavirus non si ferma.