Isabella Rauti ricorda i 76 anni dalla nascita del Msi. La sinistra insorge
Un foto di un vecchio poster con la fiamma tricolore e la scritta ‘Viva il Msi’ e una foto del padre e fondatore del Movimento Pino Rauti. Così il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti ha voluto celebrare su Twitter il 76esimo anniversario della nascita del Movimento sociale Italiano, fondato il 26 dicembre del 1946. “Oggi voglio ricordare il 26 dicembre di 76 anni quando, a Roma, nasceva il Movimento Sociale Italiano – scrive il sottosegretario – Onore ai fondatori ed ai militanti missini. Le radici profonde non gelano”.
Fornaro si straccia le vesti per il post di Isabella Rauti
Un omaggio che fa insorgere la sinistra. Monta su tutte le furie Federico Fornaro, dell’Ufficio di Presidenza alla Camera del gruppo PD-Italia Democratica e Progressista. “La sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti ha tolto anche l’ultimo velo di ipocrisia e nel giorno dell’anniversario della fondazione del Movimento Sociale Italiano, su iniziativa di esponenti del vecchio regime e della Repubblica Sociale Italiana nel 1946, ha scritto che le radici profonde non gelano e che occorre rendere onore ai fondatori di quel partito. Isabella Rauti si è già dimenticato di aver giurato qualche settimana fa sulla Costituzione Italiana vera grande eredità della Resistenza antifascista. Quelle sono le radici di cui essere orgogliosi e da ricordare come democratici e come italiani. Sulla vicenda – conclude l’esponente Pd – ci attendiamo parole chiare della Presidente Meloni”.
Lo smemorato Napoli s’indigna per il ricordo del Msi
Cavalca il post di Santo Stefano anche Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione. “Comprendo l’orgoglio e gli affetti famigliari che legano l’on. Isabella Rauti alla storia del Msi. Comprendo, ma non posso giustificarlo, come italiano e come democratico. Quelle remote radici sono un problema per la destra, perché il partito nato 76 anni fa aveva un orizzonte di valori e di ideali che erano, e sono, una minaccia per la democrazia liberale finita soffocata nei vent’anni di regime fascista. Concordo con l’esortazione del poeta: parce sepulto. Ecco, ma portato rispetto per tutti i defunti, oggi come 76 anni anni la democrazia combatte i valori di coloro che vorrebbero ancora negarla. E sono molti, purtroppo”, conclude Napoli. Il parlamentare piemontese dimentica di essere stato eletto più volte proprio grazie agli eredi di quel Msi, quando militava nel partito di Berlusconi. Indignato e pure smemorato.