Italia ripescata ai mondiali in Qatar: l’ipotesi è concreta. Ecco perché gli azzurri possono sperare

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Segnatevi questo nome: Byron David Castillo Segura. Grazie a questo calciatore della nazionale dell’Ecuador l’Italia di Mancini potrebbe giovare di un clamoroso quanto inatteso ripescaggio ai mondiali del Qatar. Ieri ha aperto a questa ipotesi anche il presidente della Federgolf, nonché ex presidente della Lazio, Franco Chimenti.

L’Italia può ancora partecipare ai mondiali

«Pare che l’Ecuador – ha detto in un’intervista al Gr Parlamento  per la rubrica La politica nel pallone – abbia utilizzato un giocatore (il Segura di cui dicevamo ndr) che non aveva titolo di giocare e potrebbe pagare per questo. Se così fosse, a quel punto bisognerebbe pensare alla Nazionale che dovrebbe sostituirlo. E c’è una regola Fifa che parla di ripescaggi e parla della squadra più in alto nel ranking: questa è sicuramente l’Italia. Le regole del gioco sono queste, e allora crediamoci». Chimenti è un vecchio lupo di mare di regolamenti internazionali e di Cio, parla quindi con cognizione di causa. Insomma, non è una boutade. “C’è una possibilità che l’Italia venga ripescata per i Mondiali, una possibilità molto più concreta di quanto pensano tutti”, ha insistito Chimenti.

 

Dove nasce il caso al vaglio della Fifa: e il giocatore irregolare dell’Ecuador

La denuncia della Federcalcio cilena è ora al vaglio della Fifa. La Federazione internazionale ha annunciato di aver aperto un procedimento disciplinare per verificare la veridicità dei documenti che hanno permesso a Byron David Castillo Segura di vestire la maglia della nazionale dell’Ecuador, selezione che ha ottenuto la qualificazione al Mondiale del Qatar chiudendo al quarto posto le qualificazioni sudamericane, mentre il Cile, che ha presentato la denuncia, non si qualificato chiudendo al settimo posto. La federazione cilena ritiene che l’Ecuador avrebbe schierato Byron Castillo in modo irregolare. L’esterno 23enne, nativo di Playas il 10 novembre 1998, per i cileni sarebbe in realtà nato a Tumaco, in Colombia, il 25 luglio 1995. Da qui nasce la richiesta di penalizzare di 8 punti l’Ecuador per le partite nelle quali è stato schierato il giocatore e l’assegnazione di tre punti alle squadre avversarie. Così l’Ecuador scenderebbe al settimo posto, con 18 punti, con il Cile che, con sei punti in più (ovvero gli scontri diretti disputati da Castillo), salirebbe al quarto posto con 25.

La Fifaha studiato la documentazione prodotta dal Cile e adesso invita la Federazione ecuadoriana e quella peruviana a presentare le proprie posizioni alla Commissione Disciplinare, aggiungendo che nei prossimi giorni verranno resi noti ulteriori dettagli.