Jessy e Wibe, l’investitore ubriaco e senza patente
Emergono nuovi, agghiaccianti particolari sull’investimento mortale delle due amiche 25 enni, in vacanza a Roma dal Belgio. Travolte e uccise sul tronchetto di collegamento della A24, mentre si erano fermate sulla corsia di emergenza. Per soccorrere a loro volta altre persone, coinvolte in un precedente sinistro. A differenza loro pero, chi le ha travolte non si è fermato. Ma anzi e’ fuggito a piedi, lasciando addirittura aperto lo sportello dell’auto. Rintracciato facilmente dalle Forze dell’Ordine, l’uomo è risultato essere un pluripregiudicato. Al quale era stata già tolta la patente, sempre per guida in stato di ubriachezza.
“Sono scappato perché non ho la patente- avrebbe dichiarato al momento dell’arresto. Sono confuso, non ricordo bene. Forse venivo dal supermercato, ho lasciato le buste della spesa sul sedile. La mia vita è rovinata”. Così l’investitore, che è stato tradotto a Regina Coeli. E che adesso dovrà rispondere di duplice omicidio stradale. Mentre non finisce il cordoglio per le due giovani ragazze in gita, delle quali una anche in attesa di un bambino. Le loro famiglie sono giunte distrutte ieri nella Capitale, e ancora nessuno riesce a darsi pace per quanto accaduto. Una vacanza che doveva essere un sogno, e che si è trasformata nel più terribile degli incubi.
Wibe Bijls, una delle turista belghe uccise sulla A24, era incinta. Chi è il pirata della strada
Le famiglie di Jessy e Wibe a Roma
La mamma di Jessy e le sorelle di Wibe sono arrivate a Roma, ma non si danno pace. Nessuna informazione per loro. E neppure il certificato di morte. “La cosa più grave è che non ci hanno voluto dare nessuna informazione su quello che è successo a Jessy e Wibe. Non abbiamo potuto consultare il rapporto della polizia, non abbiamo potuto sapere chi le ha investite, né cosa sia successo veramente. Le notizie le veniamo a sapere dai giornali. Tutto questo è assurdo”. Restano la rabbia, il dolore, un destino crudele. E i sogni di due ragazze spezzati via troppo presto da chi, alla guida di un’auto ubriaco e drogato (e senza patente), le ha travolte. E uccise.