Julia Ituma, trovata morta in Turchia dopo il match di pallavolo: ipotesi suicidio

Julia Ituma

Il consolato generale a Istanbul e l’ambasciata ad Ankara, in stretto raccordo con la Farnesina, stanno seguendo con la massima attenzione il caso della pallavolista Julia Ituma, trovata senza vita a Istanbul, in Turchia, dove si trovava con la sua squadra in trasferta per la semifinale di Champions League. È quanto si apprende da fonti della Farnesina. Il consolato generale si è immediatamente attivato con i familiari, ai quali sta fornendo la massima assistenza, mentre un costante raccordo è assicurato con la squadra – Igor Novara – e il suo direttore sportivo, nonché con la Federazione italiana pallavolo (Fipav) e le autorità locali.

Julia Ituma era sulle orme di Paola Egonu

La pallavolista italiana Julia Ituma, di 18 anni, è stata trovata senza vita questa mattina a Istanbul, dove ieri sera aveva disputato la semifinale di ritorno della Champions League con la propria squadra, la Igor Gorgonzola Novara, contro la locale Eczacibasi. Al momento l’unica ipotesi che si e’ fatta largo, riportata anche dai media locali, e’ quella del suicidio.

L’atleta e’ precipitata dalla finestra dell’albergo in cui risiedeva con la squadra e dove era rientrata dopo la sconfitta rimediata nel match che ha determinato l’eliminazione di Igor Gorgonzola Novara. La Ituma era nata a Milano da genitori nigeriani e seguiva le orme di Paola Egonu, stella del volley italiano anch’essa di origine nigeriana, che da due stagioni gioca proprio in Turchia, dove la pallavolo femminile è uno sport seguitissimo.

Il precedente del suicidio di un’altra pallavolista a Istanbul

C’è un precedente inquietante che lega, nel segno di una morte prematura, la città di Istanbul e la pallavolo femminile piemontese. Nel 2012 Giulia Albini, giocatrice nata a Verbania e che in quell’anno – dopo una carriera che l’aveva vista in squadra a Novara, a Busto Arsizio e nella massima serie in Svizzera – aveva conquistato la promozione in A2 con la squadra di Ornavasso, piccolo centro del Verbanoo, si suicidò nella capitale turca gettandosi giù nella notte dal Ponte Fatih Sultan Mehmet, sospeso sul Bosforo. Albini aveva 30 anni.

Il suo fu ritrovato da un pescatore all’alba all’altezza di Beykoz, quartiere nella parte asiatica di Istanbul, poco distante dal ponte. Le circostanze della morte non furono mai del tutto chiarite. La polizia turca ritenne che il suicidio fosse avvenuto per motivi sentimentali, legati alla fine della sua storia d’amore con il suo ex allenatore, che in quel momento lavorava per l’Eczacibasi, la stessa squadra ieri affrontata dalla Igor Volley nella semifuinale di Champions League