La Fagnani in Antimafia: “A Roma si convive con un pax mafiosa tra clan”

Un’audizione per portare alla luce i risvolti criminali che animano la malavita a Roma. Una Capitale dove le mafie non sono in guerra, ma convivono assieme per fare affari. Il tutto nel nome dei soldi e del business malavitoso. Francesca Fagnani ha parlato dei retroscena del sottobosco criminale di Roma.

Pax mafiosa

“Il motivo per cui a Roma, rispetto alla criminalità organizzata, non c’è stato mai particolare allarme sociale come a Napoli o a Palermo, è che a Roma in linea di massima non si spara, i morti per strada non siamo abituati a vederli. Li abbiamo visti negli anni ’80 ma poi no”. Lo ha detto la giornalista Francesca Fagnani, ascoltata davanti alla Commissione parlamentare Antimafia nell’ambito del filone di inchiesta sulla criminalità organizzata a Roma. “Questo non vuol dire non ci sia quel livello di ferocia – ha continuato – ma le varie organizzazioni convivono in una sorta di pax mafiosa che garantisce da sempre gli affari”. 

La convivenza

“Da sempre c’è una convivenza pacifica”, ha spiegato sottolineando che “quando succede qualcosa, come l’omicidio Piscitelli nel 2019” significa che “gli equilibri a Roma si stanno riassestando ma sono saltati ed è questo che dovrebbe creare un allarme sociale perché dal 2019 in poi si sono susseguiti tutta una serie fatti di sangue che, a Roma, solitamente non si vedono”.