La gatta di palazzo Grazioli: storia e leggende di una statua millenaria
Nel cuore di Roma, tra le strade antiche e i monumenti storici, si nasconde un simbolo meno noto ma affascinante: la Gatta di Palazzo Grazioli. Questa piccola statua di marmo, che raffigura una gatta a grandezza naturale, si trova sul cornicione di Palazzo Grazioli, all’angolo tra Via della Gatta e Piazza Grazioli. Nonostante la sua modesta dimensione, la gatta è circondata da un’aura di mistero e leggenda che continua a catturare l’immaginazione di residenti e visitatori.
L’origine della gatta di Palazzo Grazioli
Secondo la tradizione, la statua della gatta potrebbe essere un reperto proveniente dall’antico Iseo Campense, un tempio romano dedicato alla dea egizia Iside, una delle figure più venerate nel pantheon egiziano. Iside, spesso rappresentata con attributi felini, aveva un forte legame con i gatti, animali considerati sacri in Egitto. La gatta, dunque, potrebbe essere stata parte dell’iconografia del tempio.
Le leggende popolari
La Gatta di Palazzo Grazioli non è famosa solo per la sua origine antica, ma anche per le leggende che la circondano. La più conosciuta narra di come la gatta abbia salvato la vita di un bambino. Si racconta che, in un momento di distrazione da parte della madre, il bambino stesse per cadere da un cornicione. La gatta, con i suoi miagolii, attirò l’attenzione della donna, che riuscì a salvare il figlio prima che fosse troppo tardi.
Questa storia ha conferito alla statua un’aura protettiva e materna, associandola a temi di cura e protezione.
Un’altra leggenda, dal sapore più misterioso, suggerisce che lo sguardo fisso della gatta indichi il punto esatto in cui sarebbe nascosto un antico tesoro. Secondo questa versione, numerosi cercatori hanno tentato, senza successo, di trovare questo favoloso bottino nascosto, forse sepolto sotto i palazzi storici della zona.
Significato e simbolismo
Oltre alle leggende, la Gatta di Palazzo Grazioli ha un significato simbolico che va oltre la semplice curiosità storica. Il gatto è stato un simbolo di protezione, saggezza e mistero in molte culture. Nell’antico Egitto, la dea-gatta Bastet era venerata non solo come protettrice della casa e della famiglia, ma anche come simbolo di fertilità e maternità. A Roma, la piccola statua rappresenta anche il legame profondo tra la cultura romana e quella egizia, riflettendo l’influenza che questa ebbe sulla capitale dell’impero.
La gatta oggi
Oggi, la Gatta di Palazzo Grazioli è un punto di riferimento per chi passeggia nelle vicinanze del Pantheon o di Piazza Venezia. Nonostante la sua posizione defilata rispetto ai monumenti più famosi di Roma, la piccola scultura continua ad attrarre l’attenzione di chi è curioso di scoprire i segreti più nascosti della città. Molti visitatori si fermano per cercare di capire dove guardi esattamente la statua, sperando magari di scoprire quel tesoro mai trovato.