La Guardia di Finanza scopre enormi abusi edilizi nel comune di Minturno (Lt)

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Latina e del Reparto Operativo Aereonavale Civitavecchia hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo disposto dal gip del Tribunale di Cassino, nei confronti di 25 soggetti. I quali sono indagati, a vario titolo, per reati ambientali e abusi edilizi commessi in località Pantano Arenile nel Comune di Minturno. I sequestri operati dalle Fiamme Gialle riguardano immobili e manufatti abusivi realizzati in assenza della certificazione edilizia e dei requisiti previsti dalla vigente normativa. E proprio a ridosso del Parco Regionale Riviera di Ulisse e dell’area archeologica di Minturnae, nonché la strada privata servente all’accesso.

L’indagine a Minturno iniziata oltre due anni fa

L’indagine della Guardia di Finanza, avviata nel mese di febbraio del 2019 attraverso continui monitoraggi del territorio costiero da parte della Sezione Operativa Navale di Gaeta unitamente alla Compagnia di Formia, permetteva di rilevare la realizzazione di una vera e propria lottizzazione abusiva. In un’area sottoposta a vincoli paesaggistico-ambientali e storico-archeologici. L’attività investigativa, coordinata dal pm Emanuele De Franco, ha comportato in tempi diversi il controllo e l’ispezione di oltre 25.000 metri quadrati di territorio. Diverse le tipologie di accertamento e riscontro effettuati dagli investigatori, sia “a tavolino” che “su strada”.

Indagini complesse effettuate con ogni mezzo

Sorvoli con effettuazione di rilievi fotografici ripetuti nel tempo, sopralluoghi e appostamenti per verificare lo stato di avanzamento dei lavori nel periodo. Nonché l’individuazione dei mezzi d’opera impiegati nei cantieri aperti, comparazione di rilievi geo-satellitari eseguiti in tempi diversi, consultazioni degli archivi catastali, acquisizione e analisi degli atti di acquisto e proprietà dei terreni. Ed esame della documentazione edilizia agli atti delle amministrazioni pubbliche interessate e competenti per il rilascio o meno dei permessi a costruire. Individuati, in un’area pari a circa 10.000 metri quadrati, 17 immobili adibiti a residenze di villeggiatura realizzati in spregio alla normativa urbanistico-edilizia e ai vincoli paesaggistico-ambientali e storico-archeologici presenti sull’area.

Verde pubblico trasformato in centro residenziale

L’impiego degli elicotteri della Guardia di Finanza di stanza a Pratica di Mare ha consentito inoltre di verificare, dall’alto, come aree destinate a “verde pubblico”, sulla base del vigente piano regolatore comunale, fossero, invece, state trasformate in centri residenziali. Mediante l’estirpazione della vegetazione mediterranea esistente. E con il successivo frazionamento in singoli lotti nonché la realizzazione di sistemi integrati viari, a servizio degli immobili abusivamente realizzati. Le ispezioni condotte hanno permesso di accertare la realizzazione abusiva di unità residenziali per una superficie complessiva pari a circa 2.200 metri quadrati. Con un valore commerciale stimato di oltre 3 milioni di euro.

Minturno, evasi del tutto anche i tributi comunali

Gli ulteriori controlli della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare la completa evasione dei tributi comunali. Nonché l’inquinamento mediante lo smaltimento illegale delle acque reflue, attraverso le condotte di scarico degli immobili. Sia sul suolo sia nel sottosuolo a fronte della mancanza di collegamento al servizio idrico integrato della pubblica fognatura. 25 i soggetti, di origine campana, identificati quali responsabili e indagati dall’autorità giudiziaria per i reati ambientali e di abusivismo edilizio. Gli stessi, avvalendosi nel tempo di diverse ditte edili, hanno dato luogo a una lottizzazione abusiva. La quale ha determinato lo stravolgimento di un territorio soggetto a tutela paesaggistica ubicato a meno di 200 metri dalla linea del mare a ridosso del Parco Regionale Riviera di Ulisse e dell’area archeologica di Minturnae.