La Lazio in zona Champions League: obiettivo fattibile?

Curva Nord Lazio

Una Lazio che stupisce e ha voglia di continuare a farlo. Così si può riassumere metà del campionato di Serie A 2024-2025 della squadra biancoceleste di Roma. La rivoluzione estiva del club di Claudio Lotito sembrava portare a un anno di transizione, senza particolari obiettivi che non fossero quelli di un posto, eventualmente, in Conference League. L’addio di Ciro Immobile, ma anche di Felipe Anderson e di Luis Alberto sembravano il preludio a una stagione per nulla esaltante. E invece quello che ha fatto veramente la differenza è stato proprio il cambio in panchina. L’arrivo di Marco Baroni è stato un colpo che ha dato la spinta a tutta la squadra a dare il massimo. E così al giro di boa della stagione in corso la Lazio si trova in piena corsa per un posto in Champions e l’asticella si alza. D’altronde partecipare alla Champions League è ovviamente sia un vantaggio in termini economici, per il valore di sponsorizzazioni e diritti tv, ma anche in termini di prestigio. Basta osservare le quote per puntare sulla Champions League per comprendere il valore straordinario dei club che lottano per il titolo. Quest’anno le favorite sono Liverpool, Arsenal e Real Madrid e anche se la Lazio non arriva agli investimenti e alla programmazione di quelle squadre potrebbe anche dire la sua fare bella figura.

L’andamento in campionato e gli obiettivi

Andiamo con ordine. Al momento la Lazio è prima nel girone unico dell’Europa League (ha quindi conquistato l’accesso agli ottavi di finale della competizione), è ai quarti di finale in Coppa Italia e in campionato ed è quarta in campionato, con soli tre punti di vantaggio sulla Juventus quinta. In termini di dati, andando a prendere in considerazione le prime 19 partite di campionato, la Lazio ha raccolto 35 punti grazie a 11 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte, con 33 gol fatti e 27 incassati. L’exploit biancoceleste si è manifestato attraverso un progressivo e costante miglioramento nei risultati. Dopo un inizio di stagione tra alti e bassi con due vittorie, due sconfitte e un pareggio nelle prime cinque di campionato la Lazio ha saputo trovare la chiave del successo con ben otto vittorie nelle successive dieci partite di campionato, e tra queste il suggello della grande stagione con la vittoria in casa del Napoli per 0-1. Dal punto di vista tattico la Lazio di Baroni punta tanto sull’intensità, la solidità difensiva e il pragmatismo in attacco. Tre elementi che hanno permesso alla squadra di adattarsi ai diversi avversari e alle situazioni che si verificano sul campo. E questo si traduce in continuità di risultati o, ancora più interessante, alla capacità di rialzarsi dopo pensati sconfitte, come quella rimediata a dicembre contro l’Inter, quando i nerazzurri hanno battuto i biancocelesti per 6-0. La Lazio ha saputo ricompattarsi, rimettersi in piedi e poi andare a vincere una settimana dopo a Lecce. 

La quota punti per qualificarsi in Champions

Senza girarci troppo attorno, quindi l’obiettivo della Lazio è ormai quello di raggiungere un posto per qualificarsi alla Champions League del prossimo anno. Ma quanti punti serviranno per qualificarsi? Al netto di quello che succederà a fine anno tra vincitori delle coppe (anche della Coppa Italia) e ranking Uefa, che potrebbero determinare nuovamente l’accesso di cinque, e non quattro, squadre italiane alla Champions 2025-2026, potrebbero volerci all’incirca 70 punti per l’obiettivo. Negli ultimi dieci anni, infatti, la quota qualificazione ha visto una tendenza al rialzo nel campionato italiano, dimostrando un livellamento e un agonismo aumentato rispetto al passato. Prendendo in considerazione la stagione 2014-2015 allora servirono 64 punti per entrare in Europa poi la tendenza, come detto, è sempre stata a salire perché i punti sono diventati 67, poi 72 e fino ai 78 dei campionati 2019-2020 e 2020-2021. Facendo una media, quindi, il limite minimo non dovrebbe discostarsi dalla soglia di almeno i 70 punti. La Lazio può continuare a sognare, crescendo e migliorando anche sotto l’aspetto dell’esperienza. E proprio per questo i mesi di gennaio e febbraio si riveleranno decisivi per capire quanto il club sarà pronto per le nuove sfide.