La Lazio piange Alfredo Recchia: fu l’autista della squadra dello scudetto di Maestrelli
Ha portato la Lazio su e giù per l’Italia. Quella più amata dai tifosi: quella di Maestrelli, Chinaglia, Giordano e D’Amico. Fino all’era Cragnotti era lui a guidare il pullman della prima squadra. Frascatano doc e laziale come pochi. Si è spento oggi, sabato 20 gennaio, all’ospedale San Sebastiano di Frascati, all’età di 91 anni, Alfredo Recchia.
Laziale vero
Un volto conosciutissimo in città e che da sempre Alfredo ha legato ai colori biancocelesti. I funerali si celebrano lunedì 22 gennaio alle 15,20 ai Frati. Il calcio attraversato da Alfredo Recchia è un calcio lontano anni luce da quello di oggi. Senz’altro più vicino alla gente, senz’altro più romantico e senz’altro più italiano. Un calcio che purtroppo oggi non c’è più.
Preso a bottigliate
Uno dei ricordi legati a Recchia fu la partita della Lazio del 1973, quella appena salita dalla serie B e subito in lotta per lo scudetto. Nella gara clou per il tricolore (poi andato alla Juventus) a Napoli il pullman laziale fu preso a sassate, bottigliate e petardi. Recchia fu ferito ma, nonostante le lesioni, decise di non lasciare il suo posto. “Tornò a Roma grazie alle infiltrazioni del medico”, racconta Oddi, uno dei leader della squadra. Chinaglia lo aveva preso come mascotte e portafortuna. Tutta la Lazio oggi piange la sua scomparsa.