La polizia chiude il mercato di piazza Vittorio: rischio per la salute

mercato esquilino

Chiude il mercato dell’Esquilino, ex di piazza VIttorio, uno dei mercati più antichi e caratteristici della vecchia Roma. Il mercato dell’ Esquilino è stato chiuso infatti ieri dalla Polizia Locale, a causa del mancato rispetto delle prescrizioni atte a limitare il contagio da covid-19. L’intervento è scattato nel pomeriggio, quando gli agenti del I Gruppo Centro (Ex Trevi) hanno eseguito controlli a tappeto sia nell’area alimentare che in quella dell’abbigliamento, scorgendo operatori privi di mascherine o che le tenevano abbassate e senza nessun rispetto del distanziamento sociale previsto.

Da tempo nel mercato c’era rischio igienico

Per la verità, i residenti del quartiere, tra cui gli italiani sono rimasti pochi, si chiedevano quando sarebbe successo. Perché era solo questione di tempo. Il mercato è praticamente gestito solo da stranieri, e il caos è indescrivibile, anche se questa è una caratteristica di ogni mercato. 187 i banchi e 370 gli operatori presenti tra proprietari e dipendenti, oltre 400 gli avventori trovati all’interno, con affollamenti tali da non garantire alcuna tutela per la salute pubblica.

L’Esquilino chiuso per tre giorni

Al responsabile dell’intera struttura, di circa 7mila metri quadri, spiega una nota della Polizia Locale, sono stati elevati verbali di oltre un migliaio di euro, per mancato rispetto delle normative anti-contagio e per inosservanza delle disposizioni igienico- sanitarie legate alla presenza a terra di scarti alimentari e acquitrini maleodoranti. Dopo una prima vana diffida al ripristino dello stato dei luoghi e delle condizioni di sicurezza, gli agenti hanno provveduto ad eseguire la chiusura per 3 giorni.

Il mercato esiste da oltre un secolo

Il mercato di piazza Vittorio nacque intorno alla fine dell’Ottocento, e prosperò per oltr eun secolo. Durant ela guerra ci si faceva la borsa nera. Le bancarelle erano tutte intorno a piazza VIttorio ed era certamente il mercato più caratteristico della capitale, tra la stazione Termini e la vecchia Roma. A cavallo del nuovo millennio le presenze esotiche, sia di merci sia di operatori, divennero la maggioranza e da tempo il comune voleva portarlo al coperto per via delle condizioni igieniche non sempre rispettate.

Questo avvenne nel 2001, quando l’intero mercato andò a pochi metri di distanza, nell’ex caserma Sani, dalla quale si può accedere da quattro strade diverse. Il mercato è provvisto anche di parcheggio. Vi si possono trovare cibi e spezie di ogni parte del mondo, e anche molti streanieri frequentano il mercato come acquirenti. Vedremo tra tre giorni se ci saranno le condizioni di sicurezza.