La Pontina è un “immondezzaio”, invasa di rifiuti e discariche che nessuno raccoglie

Pontina invasa di rifiuti e discariche a cielo aperto
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Discariche a cielo aperto a bordo carreggiata che nessuno raccoglie. E’ lo scenario che i pendolari della Capitale devono subire ogni giorno sulla Pontina, la strada statale che collega Roma a Latina.

Un degrado ambientale senza precedenti

Un quadro allarmante di degrado ambientale e pericolosità per tanti viaggiatori e automobilisti che la percorrono ogni giorno. Le discariche abusive a cielo aperto, accumulate ai bordi della strada, rappresentano un rischio non solo per la sicurezza della circolazione, ma anche per la salute pubblica. La presenza di rifiuti ingombranti come materassi, elettrodomestici e sacchi di immondizia è diventata una costante, specialmente nei tratti di Roma e Pomezia.

La Pontina una delle strade più pericolose d’Italia

Oltre ai problemi di traffico cronico e alla mancanza di corsie di emergenza, che già rendono la Pontina una delle strade più pericolose d’Italia, il degrado attuale aggrava una situazione che si trascina da anni. Gli interventi di Anas, con l’installazione di fototrappole e videosorveglianza e la rimozione di tonnellate di rifiuti, sono certamente passi necessari, ma sembrano insufficienti a fermare il fenomeno. Nonostante gli sforzi di bonifica e pulizia, il problema continua a crescere, minando la sicurezza stradale e il decoro urbano.

Castel Romano e Pomezia le aree più a rischio

Una situazione di estremo degrado che colpisce tutta l‘arteria, in particolar modo il tratto più compromesso in assoluto, quello tra Castel Romano e Pomezia dove ormai i rifiuti fanno parte dell’habit da ormai mesi.

Un incubo ricorrente per chi è costretto a percorrerla ogni giorno

Necessario un urgente intervento strutturale che preveda non solo pulizie periodiche, ma anche una prevenzione efficace dell’abbandono dei rifiuti, con sanzioni più severe e un monitoraggio costante. Senza una soluzione a lungo termine, la Pontina rischia di restare un incubo per chi è costretto a percorrerla ogni giorno.