La Raggi bocciata. Per i sindacati quattro anni da matita rossa (video)

La sindaca di Roma Virginia Raggi esce bocciata senza appello dai suoi primi quattro anni alla guida della capitale. È questo il giudizio espresso dai segretari regionali di CGIL, CISL e UIL del Lazio rilasciato per l’agenzia di stampa DIRE. Una insufficienza clamorosa che mette d’accordo all’unanimità le diverse anime del sindacato. Unica attenuante concessa: governare Roma non è facile. Ma in questo caso sembra che la Raggi e la sua giunta a cinque stelle non ci abbiano nemmeno provato.

Virginia Raggi bocciata. Da matita rossa per la triplice sindacale

Virginia Raggi rimedia una sonora bocciatura dalla triplice sindacale. Almeno per quanto riguarda i suoi primi quattro anni di governo della capitale. In un video pubblicato dall’agenzia DIRE, i rappresentanti regionali del sindacato lasciano pochi dubbi. Il giudizio sulla Raggi e la sua giunta è da matita rossa. Per Michele Azzola, segretario generale della CGIL di Roma e del Lazio la principale emergenza di Roma è la scarsa vicinanza alla gente con i servizi: trasporti, rifiuti mobilità e sociale. Giudizio condiviso anche dai suoi colleghi di CISL e UIL, Carlo Costantini e Alberto Civica. Per tutti la priorità è quella di rilanciare il lavoro a Roma, magari utilizzando risorse che vadano ad incidere positivamente sulla qualità della vita e nel sociale.

Investire su scuole, verde e periferie

La ricetta dei sindacati consegnata alla sindaca Raggi bocciata è semplice e diretta. Se vuole utilizzare l’ultimo anno che le resta alla guida della città per invertire la tendenza deve investire su opere pubbliche e sociale. E mettere in ordine le aziende partecipate, a cominciare da chi gestisce la mobilità e i rifiuti. Serve un grande piano di ristrutturazione e di messa in sicurezza degli edifici pubblici, a cominciare dalle scuole che spesso cadono letteralmente a pezzi. Poi decoro e cura del verde. Senza tralasciare la riqualificazione delle periferie, che significa migliore qualità della vita e servizi sociali finalmente all’altezza di una grande città europea. E sbloccare le opere già finanziate e chiuse nei cassetti.

Uscire dal fortino

I rappresentanti di CGIL CISL e UIL indicano anche la strada all’amministrazione capitolina per uscire dal fortino del suo isolamento. Riprendere il dialogo con i cittadini e con le parti sociali, perchè secondo Alberto Civica ormai in Campidoglio non ascoltano più nessuno. Serve aprirsi anche per Michele Azzola, mentre Carlo Costantini punta al concreto e spera che almeno nell’ultimo anno ci sia uno scatto di reni sul versante della gestione e del risanamento delle società partecipate. Che, aggiungiamo noi, significa più servizi per tutti, a cominciare da quelli essenziali che riguardano decoro urbano e mobilità.

Certo, l’auspicio è che ci possa essere davvero un cambio di passo e che il prossimo futuro per i cittadini romani sia migliore. Ci permettiamo di nutrire qualche dubbio sui tempi. Difficilmente quello che non si è realizzato in quattro anni vedrà la luce nell’ultimo anno di mandato della sindaca Virginia Raggi. Ma come si dice, la speranza è l’ultima a morire. Almeno fino al voto del prossimo anno. Con il quale i Romani potranno scegliere se confermare la Raggi. O cambiare tutto.

CGIL-CISL-UIL: VOTO INSUFFICIENTE AI 4 ANNI DI RAGGI

Intervista realizzata dall'agenzia Dire ai tre segretari generali Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio sui primi quattro anni dell'amministrazione Raggi

Pubblicato da Cgil di Roma e del Lazio su Martedì 25 febbraio 2020