La Raggi fa lo sceriffo ma i furbetti stanno in giro

Molti sindaci non stanno resistendo alla sindrome dello sceriffo. C’è chi ha sperimentato i droni per controllare porzioni di spiaggia del proprio comune, e chi ha registrato messaggi più o meno folcloristici da diffondere con gli altoparlanti delle polizie municipali. E non manca chi è andato oltre, diffondendo un minaccioso se non restate a casa vi prendo tutti a calci in c…Insomma nessuno tra i primi cittadini si è tirato indietro dal gonfiare il petto e mostrarsi forte e determinato. La sindaca di Roma Virginia Raggi non ha voluto fare eccezione, e da diversi giorni snocciola i dati dei controlli fatti dalla Polizia di Roma capitale. Alle volte in diretta Facebook dal suo studio, altre direttamente sul campo come nel caso di alcuni blitz effettuati nei parchi pubblici della capitale. Messaggi efficaci o solo propaganda a buon mercato? Qualcuno ha insinuato il dubbio. Anche perché con tutti i problemi economici e di lavoro che stanno mettendo in ginocchio la città ognuno dovrebbe fare il suo mestiere. E quello del sindaco semmai è di battere i pugni sul tavolo per avere più risorse per l’emergenza. Alle multe ci pensa la municipale. Anche senza la scorta dei politici.

 

La Raggi si scopre sceriffo. 400 mila controlli e 600 multe ma i furbetti stanno in giro

La sindrome dello sceriffo ha colpito molti sindaci italiani. Che si sono esaltati nell’applicare e propagandare limiti e divieti. A uscire, circolare, sostare, tra un po’ pure a respirare. Anche il Campidoglio ci ha messo del suo con il famigerato SUS, servizio unico di segnalazione. Una sorta di grande fratello spione con cui denunciare gruppi di persone non autorizzate. E non sono mancate le critiche feroci, in primo luogo quella di Nicola Porro, che ha suggerito in video alla Raggi di segnalare gli assembramenti di topi. Ora ritorna la voglia incontenibile di fornire dati e cifre, stavolta delle multe fatte nell’ultimo mese dalla Polizia municipale. Sia chiaro, ai vigili di Roma va un grande plauso. Così come alle Forze dell’Ordine. Ma i numeri da soli significano poco, soprattutto se affacciandoci al balcone vediamo ancora troppa gente in giro. E non possono essere solamente medici e infermieri. O le cassiere dei supermercati che vanno al lavoro.

https://twitter.com/virginiaraggi/status/1246050927100022785?s=21

 

Meno propaganda e più controlli. C’è ancora traffico e così non ne usciamo

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha snocciolato le ultime cifre relative ai controlli anti furbetti. Sarebbero oltre 400 mila le persone fermate dalla Polizia municipale nell’ultimo mese. E più di 600 le contravvenzioni staccate dai blocchetti dei vigili. Nemmeno troppo male verrebbe da dire, perché senza essere professori di matematica il rapporto è poco superiore allo 0.1%. Tutti bravi quindi? Non proprio. Intanto seicento trasgressori possono essere una bomba sociale. Infatti si calcola che ogni infetto anche asintomatico può attaccare il virus fino a 18 persone. Fate un po’ voi e tirate le somme. E poi qualcosa non torna. Non mettiamo in dubbio i numeri dati dal Comando del Corpo e letti dalla Raggi. Ma c’è ancora troppo traffico. Troppa gente in giro e non vanno tutti a fare la spesa. O al lavoro nelle poche attività aperte. Cara sindaca, bisogna vantarsi di meno e moltiplicare i controlli. Se no come dice il video che pubblichiamo, non ne usciamo più.