La Raggi in monopattino, i tassisti fermi al palo. Per le auto bianche è crisi nera

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La Raggi sponsorizza il monopattino, ma noi tassisti siam0 in crisi nera. Forse la politica non se ne rende conto ma sono tre mesi che fatturiamo praticamente zero. Con tutte le spese e le tasse che vanno avanti. Finora ci sono state solo parole, ma gli aiuti promessi non sono arrivati. E a fine giugno con le scadenze fiscali in arrivo non sappiamo davvero come fare. La denuncia arriva da un tassista romano, Mirco Ruggiero. La sua vettura bianca è la Palermo 22. E lui raconta il dramma che sta vivendo questa categoria in una intervista al quotidiano IlTempo.it. Sono cinquanta minuti che aspetto fermo al parcheggio, racconta Ruggiero al giornalista del Tempo. E ho ancora tre macchine davanti a me prima di poter prendere una corsa. I turisti a Roma non ci sono praticamente più, e chissà per quanto andremo avanti in questo modo. Se riusciamo a guadagnare qualche decina d euro al giorno è un miracolo. Ma noi comunque dobbiamo mettere il carburante. Pagare le tasse. Io ho un mutuo sul taxi (per pagare la licenza ndr) di quasi 900 euro al mese. Oltre la rata della macchina. E l’iscrizione alla cooperativa. Ci devono aiutare, perchè così siamo ridotti alla fame. E non riusciamo più ad andare avanti.

Il coronavirus è mortale. Pure per le tasche dei tassisti romani (video)

Auto bianche in crisi nera. dalla Raggi solo parole, lei punta sul monopattino 

Prosegue il tunnel per i tassisti romani che sono rimasti da tre mesi praticamente senza lavoro. E degli aiuti promessi dal comune e dal governo nazionale non si vede nemmeno l’ombra. A denunciarlo è uno di loro, Mirco Ruggiero. Che si è fatto intervistare dal quotidiano IlTempo.it. Io sono un tassista a partita IVA, ha spiegato Ruggiero. Ho ricevuto i due sussidi da 600 euro anche se in ritardo. Ma ovviamente ci ho coperto solo una minima parte delle spese. Altri di noi sono artigiani, altri ancora dipendenti di cooperative di lavoro. Tutti praticamente sul lastrico se non ci aiutano. Faccio un appello alla politica, considerateci un settore in crisi come il turismo. E sospendeteci tasse ed adempimenti fiscali almeno fino a gennaio 2021. A Conte e ai suoi ministri impegnati nella kermesse di Villa Pamphili saranno fischiate le orecchie. Sapete qual’è il nostro problema, continua Ruggiero. Che siamo considerati un servizio pubblico. Quindi per chi amministra noi abbiamo sempre lavorato. Peccato però che le nostre macchine erano e restano desolatamente vuote. E anche dal comune di Roma e dalla sindaca Raggi ci aspettavamo di più. Lei all’inizio ci aveva ascoltato, ma ora punta sul monopattino. Ci mancava anche questa, conclude Ruggiero. Così i pochi turisti che verranno a Roma nei prossimi mesi il taxi non lo prenderanno davvero più.

Per i tassisti servono aiuti subito. E anche il comune deve fare la sua parte

Aiuti immediati. Ecco che cosa chiedono a governo e e comune i tassisti romani. Sospensione di tasse e tributi per tutto il 2020. E liquidità subito. Perchè il meccanismo dei 600 euro per chi ha la partita IVA e del credito di imposta non è sufficiente. E i soldi servono ora, non l’anno prossimo. Ma anche il comune può fare la sua parte. Per esempio riprendendo una vecchia proposta del centrodestra. E dando la possibilità ai taxi di fare rifornimento a prezzi agevolati alle pompe dei depositi dell’ATAC. O stipulando una convenzione con le Assicurazioni di Roma. Per consentire alle auto bianche di risparmiare sulle polizze. Le iniziative da prendere ci sarebbero, ma per ora la Raggi sembra puntare solo sulla mobilità dolce e il monopattino. Mentre migliaia di tassisti con le loro famiglie restano tristemente fermi al palo.

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