La Raggi non molla la poltrona, anche se mi condannano per il ‘caso Marra’ vado avanti

Virginia Raggi sembra davvero sempre più affezionata alla poltrona di prima cittadina della Capitale. Che evidentemente non vuole proprio mollare. Almeno stando alle dichiarazioni rese ieri in una intervista a Rai news 24. Dove rispondendo a una domanda se nel caso di condanna per il ‘caso Marra’ nel processo di appello si sarebbe dimessa o autosospesa, lo ha escluso categoricamente. ”Io vado avanti, in questo momento la città ha bisogno di una guida sicura. Io sono onesta, sto governando la mia città, sto portando avanti una serie di provvedimenti fondamentali. Sono concentrata su misure concrete di sostegno alla città e alla gente”. Cosi la prima cittadina, a differenza di quanto fatto da un’altra sua collega. La sindaca di Torino Chiara Appendino, condannata per falso in atto pubblico a seguito di alcune vicende collegate al bilancio comunale del 2016. La Appemdino in seguito a quella condanna si è autosospesa dal Movimento 5 Stelle, ed ha dichiarato che non si ricandiderà alla guida di Torino nella prossima primavera. Una questione di coerenza, aveva detto alla stampa. Ecco, coerenza cara sindaca Raggi. Che è importante come l’onestà. Ma tra cambi di regolamento del M5S, deroga al doppio mandato e queste ultime dichiarazioni, sembra proprio che di fare un passo indietro la sindaca di Roma non ne abbia nessuna voglia.

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Dalla nomina di Marra al dipartimento turismo alla deroga al doppio mandato. La Raggi mette in crisi il M5S romano

La ferrea volontà della sindaca Raggi di portare a termine il proprio mandato e di ricandidarsi a sindaco di Roma sta mettendo in serio imbarazzo una buona parte del Movimento 5 Stelle. A cominciare dai cinque consiglieri ‘dissidenti’ in Campidoglio, guidati dall’ex amico e presidente della commissione mobilità Enrico Stefano. Che esattamente come la presidente del Municipio VII Monica Lozzi hanno chiesto le primarie su Rousseau per decidere. E un confronto sui programmi prima dei nomi, anche per valutare eventuali alleanze. Posizione del resto sposata anche recentemente dall’ex capo politico del Movimento Luigi di Maio. Proprio in occasione degli Stati generali grillini. Quelli per intenderci che hanno visto la clamorosa frattura con il giovane Casaleggio. Anche perché, la deroga al doppio mandato sembra essere stata cucita proprio su misura per la Raggi. E molti militanti della prima ora non l’hanno presa bene. Anche se la maggioranza degli iscritti in rete ha confermato.

Stati generali grillini, il M5S si spacca. Out Casaleggio, e rispunta il divieto ‘anti Raggi’ al doppio mandato

Ora però il tema è più delicato. Perché il 14 dicembre ci sarà la prima udienza di appello su caso Marra. Quella nomina fatta al vertice del dipartimento turismo, che ha provocato i primi guai per la sindaca. Responsabile di falso ideologico secondo l’accusa. Ma assolta in primo grado. Ma tutti tranquilli. Anche se in appello la sentenza dovesse venire rovesciata è trasformata in una condanna, l’onestà sarebbe comunque garantita. Così come la corsa alle prossime comunali. Parola di Virginia, e chi saremmo noi per dubitare?

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