La Raggi perde la guerra contro gli ‘zozzoni’. Indecenza a Prati
La sindaca di Roma Virginia Raggi aveva dichiarato un anno fa una guerra senza quartiere contro gli ‘zozzoni’. Tutti quelli cioè che si ostinano a gettare rifiuti ingombranti di varia natura accanto ai cassonetti dell’Ama. Rendendo i quartieri della nostra città sempre più simili a delle discariche a cielo aperto. Una battaglia che l’amministrazione ha voluto condurre inasprendo le sanzioni amministrative contro chi si rende protagonista di questi gesti incivili. Ma anche promettendo di incrementare le isole ecologiche, dove è possibile portare ciò che a casa non serve più. Dai materassi vecchi agli elettrodomestici in disuso. E dove però le file e le attese hanno spesso scoraggiato i cittadini. Magari spingendoli (sbagliando) a percorrere la scorciatoia più comoda. Quella cioè di abbandonare il rifiuto per strada. Infine, sta partendo proprio da questa settimana la campagna ‘il tuo quartiere non è una discarica’. Un servizio in più che inizierà dai municipi dispari. Sempre per per la raccolta di ingombranti domestici.
Il problema però è che degrado e abbandono dell’immondizia non dipendono solo dai cittadini indisciplinati. Perché già nel 2014 le Forze dell’ordine avevano sgominato un vero e proprio racket, in zona Tor Pignattara. Gestito direttamente da alcune ditte che producevano materassi. Insieme alla complicità della criminalità infiltrata nei campi nomadi. E allora e’ facile pensare che il fenomeno sia più complesso di quanto potrebbe apparire a prima vista.
Dietro agli ‘zozzoni’ il racket dei rifiuti
Il fenomeno dell’abbandono di materiali ingombranti vicino ai cassonetti va certamente combattuto con il massimo impegno. Come hanno ribadito la Raggi e l’amministratore unico di Ama Zaghis. Dopo l’ultimo episodio di ben 15 materassi depositati appoggiati ad un secchione a Prati. Che sono stati rimossi, ovviamente a spese di tutti i contribuenti per bene. Con una tariffa per l’immondizia che sta diventando tra le più care in Italia. Ma il problema sembra essere più ampio di quanto si potrebbe immaginare. E non legato solo alla buona educazione. Infatti come riporta Roma Today, già nel 2014 era stato individuato e sgominato un raffinato sistema illegale. Con una ditta che pubblicizzava il ritiro e lo smaltimento del vecchio materasso per 50 euro. Peccato però che la merce a quel punto non venisse smaltita regolarmente. Ma consegnata ad un vicino campi nomadi. Girando a chi di dovere una parte della cifra. Ancora peggio, dalle indagini risulto’ che spesso gli stessi rifiuti venivano bruciati. Per ricavare altri soldi dal rame e dal metallo contenuti nelle molle e nelle reti.
Insomma, un vero e proprio racket. Altro che romani zozzoni. E visto quanto accaduto in queste ore a Prati, anche la battaglia per il decoro sembra rientrare di buon diritto tra quelle perse dalla giunta pentastellata che da quasi cinque anni è alla guida della Capitale.
https://www.romatoday.it/cronaca/pratiflex-materassi-via-dei-gracchi.html