La Roma di Gualtieri allo sbando: il I municipio riconsegna le deleghe

La presidente del Municipio Roma I, Lorenza Bonaccorsi, restituisce al Comune le competenze sulla gestione di alcune aree del suo territorio. Si tratta di piazza Pepe all’Esquilino; via Pretoriano tra Termini e il Policlinico; l’area di via Cipro antistante la stazione della metropolitana; piazzale dei Partigiani e piazzale Ostiense.
La lettera al Messaggero
In una lettera, pubblicata dal quotidiano “Il Messaggero”, infatti, la minisindaca scrive: “Restituisco i poteri al Comune, perché è talmente alta l’emergenza sociale che non siamo in grado di affrontare queste situazioni. Dovremmo avere maggiore forza in termini di risorse, competenze e personale”.

La scelta di serietà della Bonaccorsi
Tra le motivazioni della decisione Bonaccorsi lamenta “incongruenza generale burocratica e amministrativa”. Per quanto riguarda la zona dell’Esquilino nella lettera la presidente ricorda di aver “incontrato alcuni mesi fa i cittadini dell’Esquilino per trovare una soluzione contro il degrado a piazza Pepe” ma “è impossibile intervenire sulla questione principale, lo spaccio di droga, se non vengono collocate in strade più pattuglie”. Per quanto riguarda Viale Pretoriano Bonaccorsi invece spiega che “vengono sgomberate le occupazioni abusive intorno alle Mura Aureliane, ma siccome si fa fatica a controllare l’area, gli stessi occupanti ritornano indisturbati”.
Lega all’attacco
La presidente del Municipio Roma I Lorenza Bonaccorsi prende carta e penna, e attraverso la carta stampata fa sapere al sindaco Gualtieri e agli assessori Sabrina Alfonsi e Barbara Funari che getta la spugna e restituisce i poteri perché non in grado di arginare i troppi rifiuti e bivacchi in alcuni quadranti del territorio che gestisce. Lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, Luigi Servilio, capogruppo della Lega Municipio Roma I e Stefano Dente, coordinatore Lega del Municipio Roma I. “La notizia potrebbe far sorridere visto che, essendo i quattro interlocutori tutti dello stesso partito, – aggiungono – ci chiediamo di cosa parlano quando si incontrano. Forse stornellano mentre Gualtieri suona la chitarra? Se non fosse l’ennesimo grido di allarme contro un degrado ormai diventato incontrollabile. Duole ripeterlo ogni giorno ma Roma è una città allo sbando più completo, alla mercé di un sindaco e una giunta che non sanno dove mettersi le mani, figurarsi dare risposte ai romani”.