La Russia con la guerra ha aumentato i suoi miliardari: sono 22 in più rispetto al 2022

Nell’elenco dei miliardari stilato da Forbes per il 2023 ci sono 110 cittadini russi, 22 in più rispetto all’anno scorso: lo sostiene l’edizione russa di Forbes, ripresa dalla testata online Meduza, affermando che nella lista ci sarebbero stati 115 imprenditori russi se cinque non avessero rinunciato alla cittadinanza russa.
Stando a Forbes, l’imprenditore russo più ricco è Andrey Melnichenko (nella foto la moglie, la popstar russa Sandra Melnichenko) fondatore del gruppo EuroChem, che produce fertilizzanti. La rivista stima la sua fortuna in 25,2 miliardi di dollari e la pone al 58esimo posto a livello mondiale.

Gli Stati Uniti sono il Paese più presente in classifica, con 735 patrimoni e un totale di 4.500 miliardi. La Cina (includendo Hong Kong e Macao) resta seconda, con 562 miliardari e un patrimonio totale di 2.000 miliardi, seguita dall’India, con 169 miliardari per un totale di 675 miliardi.
Come si spiega l’incremento degli oligarchi russi? Lo ha argomentato in modo illuminante un articolo di Forbes Italia.
«Molti miliardari hanno aggirato le sanzioni trasferendo ai propri coniugi o collaboratori i trust e le società offshore che detengono le loro attività. Altri hanno scongiurato i tentativi di sequestrare i loro yacht o aerei privati navigando e volando verso destinazioni più favorevoli, come la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti, che non hanno mai imposto sanzioni alla Russia.
È una storia che si è ripetuta in tutta la Russia e nel mondo, quando i miliardari russi sono stati colpiti per un breve periodo dalle sanzioni, ma poi hanno riguadagnato gran parte della loro ricchezza. Alcuni di loro, che sono stati costretti a rimanere in Russia, hanno colto l’opportunità di consolidare la propria posizione e di mettere le mani su beni che altri volevano dismettere. Nell’aprile dello scorso anno, il magnate del nichel e delle banche Vladimir Potanin ha riacquistato il gruppo bancario russo Rosbank dalla società francese Société Générale, che lo aveva originariamente acquistato da Potanin in una serie di operazioni dal 2006 al 2014.
Due settimane dopo Potanin ha rilevato dall’ex miliardario Oleg Tinkov la Tinkoff Bank, una delle maggiori banche private russe, per una cifra non resa pubblica. Le acquisizioni si sono perfezionate prima che Potanin venisse sanzionato dal Regno Unito a giugno e dagli Stati Uniti a dicembre. Oltre al tempismo, queste acquisizioni si sono dimostrare anche buoni affari: da marzo 2022 a marzo 2023 il patrimonio netto di Potanin è cresciuto di 6,4 miliardi di dollari grazie alle banche, abbastanza da consentirgli di mantenere il primato di seconda persona più ricca della Russia».