La Rustica, se non paga lo ammazzo e lo getto nel cassonetto

Al termine di una lunga e meticolosa indagine, partita nel 2017, sono state identificate e arrestate 14 persone. Tutte facenti parte di un sodalizio dedito al crimine attivo a Roma est, zona La Rustica. Il cui capo è un cattivo vero. Un uomo grosso e feroce, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti. Daniele Carlomosti, detto anche Bestione o Gigante. Capace di minacciare di morte suo fratello Simone, per il controllo dello spaccio sul territorio. Accanto a lui, il fedelissimo luogotenente ‘Bacicco’. Più gli altri sodali. Un gruppo di persone capaci di movimentare centinaia di chili di droga, per conto di noti personaggi. Come Michele Senese detto ‘o Pazzo. O Fabrizio Piscitellli, meglio noto come Diabolik.

Il punto di non ritorno però, si era consumato esattamente l’11 dicembre del 2018. Quando un altro dei componenti della banda, detto ‘Fagiolo’, debitore di 64 mila euro, due figli piccoli e dj per hobby, era stato attirato in una trappola. Un appartamento, trasformato in sala torture. Con tanto di cellophane alle pareti, per occultare eventuali macchie di sangue. Per essere sottoposto a un pestaggio, umiliato e filmato. Ho già le corde e i teli, lo incaprettiamo – una delle frasi più raccapriccianti raccolte dagli inquirenti. Che coordinati dalla Procura sotto la direzione della DDA, hanno chiuso il cerchio. E assicurato alla giustizia questi criminali.

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La preparazione e le torture. Il crimine legato allo spaccio di droga a La Rustica

Una preparazione meticolosa. Per un piano congegnato a tavolino. Diretto a recuperare più soldi possibili. Coinvolgendo anche i familiari della vittima. Il pavimento e i muri della stanza dell’appartamento a La Rustica, luogo dell’appuntamento con ‘Fagiolo’, erano stati protetti con teli di cellophane per evitare macchie di sangue e, quindi, possibili tracce future.

Ognuno, poi, aveva un ruolo. Una volta ‘Fagiolo’ entrato in casa, il ‘Bestione’ lo avrebbe atterrato e pestato. Mentre altri due sodali del crimine, ‘Baciccio’ e ‘Zizzo’, dopo aver preso le chiavi avrebbero svaligiato la casa della vittima. “Voi andate, ha i Rolex. Prendeteli. Io resto, lo lego e li do due mazzate. Gli devo rompere tutte e due le braccia perché fa il dj”, le direttive di ‘Bestione’. Che poi sentenziava: “Non voglio ammazzarlo, ma fargli male. Se mi muore accidentalmente poi lo butto dentro un sacco e lo butto al secchione”.

Sei ore di pestaggi e umiliazioni per ‘Fagiolo’. I video alla famiglia, continuiamo finché non ci portate i soldi

Alle 12:24 dell’undici dicembre 2018, l’incubo per ‘Fagiolo’ inizia. Per sei ore, il 49enne debitore di 64mila euro, resta in balia della banda. Lì, in quella casa, secondo il racconto degli inquirenti ‘Fagiolo’ viene “torurato. Privato di chiavi di casa, spogliato, umiliato e ripreso con video e foto” da ‘Bestione’. “Fermate Daniè, ho due ragazzini. Mi sta ammazzando”, dice. Maltrattamenti tutti ripresi e mandati ai suoi familiari. Che nel frattempo, avevano il compito di pagare per mettere fine a quelle violenze.

In quelle sei ore, si legge, ‘Fagiolo’ viene legato senza la possibilità di bere e minacciato di lesioni gravi. Con  i suoi aguzzini pronti ad utilizzare cacciaviti, trapano, forbici e tronchesi. Umiliato, ‘Fagiolo’ è stato costretto anche a pregare per avere un bicchiere d’acqua. Mentre le foto e i video del suo pestaggio furono inviati alla moglie e agli amici.

Alle 18:30, i parenti di ‘Fagiolo’ saldano una minima parte del debito consegnando a ‘Bestione’ ottomila euro. Soldi sufficienti per liberarlo. Mezzora dopo ‘Fagiolo’, barcollante dopo 6 ore di pestaggi e torture fatte anche con una mazza, si presenta al Pertini. “Ho avuto un incidente stradale”, dirà ai medici. Rifiutando anche il ricovero ospedaliero nonostante traumi per tutto il corpo e una frattura al naso.

Al pronto soccorso aveva simulato un incidente

I debiti però vengono pagati, almeno in parte. ‘Bestione’ e ‘Baciccio’ nel corso dei giorni continuarono a minacciare la preda, ‘Fagiolo’. Così il 12 dicembre il 49enne con l’hobby da dj consegnò al gruppo 3500 euro. Il 14 dicembre altri seimila euro e il 18 dicembre altri duemila euro. Un totale poco inferiore a ventimila euro. Una parte che ‘Bestione’ si fece bastare, marchiando ‘Fagiolo’ e facendolo fuori dalla loro cerchia.