La sfrattano a 84 anni, sola e malata. Succede in un immobile di una ex Ipab all’Appio Latino
Foto Roma Today. Riccarda è una signora anziana di 84 anni. Che da 50 anni vive sola, in un appartamento dell’ex Ipab (oggi Asp ndr) S. Maria in Aquiro all’Appio Latino. Da qualche anno la donna è anche gravemente malata e non autosufficiente. Tanto da dover essere accompagnata per uscire a fare la spesa. O per recarsi a ricevere le cure di cui ha costantemente bisogno. Da quasi un anno però, Riccarda è diventata una occupante abusiva della sua casa. Esattamente da quando l’amministrazione dell’Ipab ha applicato il nuovo regolamento. Che prevede l’adeguamento del canone dell’affitto ai valori di mercato. Calcolati secondo le stime Omi, ovvero dell’osservatorio del mercato immobiliare. Un criterio ‘scientifico’ quindi, che non ammette deroghe o interpretazioni. E che ha portato da luglio 2020 l’affitto per l’alloggio dell’anziana signora dagli originari 330 a 603 euro. Ma Riccarda quella somma non la può pagare, e quindi non ha esercitato il diritto di opzione. Così il 7 maggio di quest’anno, è arrivata dall’Ente la lettera tanto temuta. Dal momento in cui il contratto non è stato rinnovato e l’immobile locato non è stato lasciato “libero da persone e cose entro la data predetta”, Riccarda dovrà versare l’indennità di occupazione. Pari al canone di affitto maggiorato del 20 per cento, da 330 euro a 396. Gli arretrati sono pari a 726 euro. Il tutto, si legge, “nelle more di ulteriori azioni di questa amministrazione”. E cioè di un possibile sfratto.
Sfratti, niente stop in finanziaria. E i sindacati insorgono
La protesta del sindacato, a 84 anni non si può finire per strada
A difesa di Riccarda si è schierato il sindacato Asia USB. Con il suo rappresentate Angelo Fascetti. Ed è stato messo a disposizione della signora un avvocato. Chiedendo all’Asp S. Maria in Aquiro di rivedere le proprie posizioni. E di considerare l’assoluta peculiarità del caso. Perché dopo 50 anni, vecchi e malati non si può finire per strada. E l’Ente ha risposto, offrendo però una soluzione giudicata non idonea. Ovvero la possibilità di alloggiare l’inquilina in un mini appartamento. Presso il polo abitativo di Isola Madre a Montesacro. Che ospita 14 anziani autosufficienti. Ad un canone di 160 euro mensili. Ma sradicare Riccarda dal suo territorio e dalla sua rete di rapporti sociali e di protezione, significherebbe in un certo senso farla morire. Ecco perché adesso la ‘palla’ è passata alla politica. Con l’assessore regionale Alessandra Troncarelli che ha esaminato il caso. E ha garantito un sollecito incontro tra le parti. Per trovare una soluzione di legittimità e di buon senso. Che tuteli gli interessi di tutti. Ma in primis, il diritto dell’anziana donna ad avere un tetto sopra la testa. Per trascorrere il più serenamente possibile la propria vecchiaia.
https://www.romatoday.it/politica/sfratto-donna-84-anni-isma.html