La “spartizione” della Sanità nel Lazio: intesa FdI, FI e Pd, Lega a bocca asciutta
Le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio stanno per ridisegnare la geografia politica e gestionale del sistema sanitario regionale. Tra conferme, spartizioni e qualche volto nuovo, il mosaico delle poltrone sembra ormai definito: due manager a Forza Italia, due al PD, e il resto a Fratelli d’Italia, con la Lega relegata alla finestra.
Una sanità al bivio: Rocca si gioca tutto
Per il governatore Francesco Rocca, il tempo degli alibi è finito. Le nuove nomine pongono la sanità regionale interamente sotto il suo controllo: se i problemi resteranno, non potrà più attribuirli a manager scelti dai suoi predecessori. Ma le sfide non mancano: entro un mese inizierà il Giubileo, e con l’arrivo di 50 milioni tra pellegrini e turisti, gli ospedali della regione saranno messi a dura prova.
Ad oggi, 12 delle 18 aziende sanitarie del Lazio sono guidate da commissari, figure facilmente rimovibili e spesso usate come soluzioni temporanee. Questo assetto, però, non ha prodotto miglioramenti significativi per una sanità che assorbe circa 12 miliardi del bilancio regionale (70% del totale).
Le nomine: spartizioni e nuovi equilibri
La distribuzione delle poltrone segue un preciso schema politico, che lascia all’asciutto la Lega. Ecco quali sono le nomine che dovrebbero essere confermate a breve.
- Forza Italia potrebbe confermare Francesca Milito alla guida della Asl Roma 3 e assegnare un nome ancora riservato alla Asl Roma 4.
- PD avrebbe la Asl Roma 5 con Silvia Cavalli e l’Ares 118 con Narciso Mostarda, anche se quest’ultimo, in alternativa, potrebbe avere la poltrona della Asl di Frosinone.
- Fratelli d’Italia domina con numerosi incarichi. Voci insistenti danno per certi questi nomi come prossimi manager:
- Asl Roma 1: Giuseppe Quintavalle;
- Asl Roma 2: Francesco Amato;
- Asl Roma 6: Francesco Marchitelli;
- Latina: Sabrina Cenciarelli;
- Rieti: Mauro Maccari;
- Viterbo: Egisto Bianconi.
Le altre nomine
Inossidabile, ancora una volta, la poltrona dell’ingegner Antonio Mallamo, alla guida di Astral da oltre 11 anni: riconfermato dal “patto” destra-sinistra, che ha dato il beneplacito anche a Simone Foglio alla guida di Lazio Disco.
Ospedali e istituzioni: poche sorprese, tante riconferme
Sul fronte ospedaliero, i commissari sembrano destinati a diventare direttori generali. Tutti confermati, tranne qualche dubbio su Cristina Matranga allo Spallanzani.
La “nuova stagione”
Con le nuove nomine, la regione apre definitivamente la “stagione delle destre”, lasciandosi alle spalle l’era di Nicola Zingaretti e del PD. La vera sfida, però, sarà tradurre questi assetti in risultati concreti: ridurre le liste d’attesa, potenziare i pronto soccorso e migliorare un sistema sanitario che, finora, ha arrancato.
È intanto stato fatto un investimento di 2 miliardi l’anno per i posti letto. Ma a privati. Un cambio di passo, ora bisogna capire qual è la direzione e dove porta questa strada. E intanto i cittadini del Lazio continuano ad aspettare risposte.