La stazione Metromare ‘Giardini di Roma’ pronta nel 2026: sorgerà vicino al Tevere, ma senza test ambientali

Roma, a sinistra il progetto della nuova stazione Metromare Giardini di Roma, a destra un treno della linea ferroviaria

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Roma, procede spedito il cantiere per la costruzione della nuova stazione ferroviariaGiardini di Roma” sulla linea Metromare Roma-Lido, nel Municipio X di Roma, nei pressi di via Erminio Macario. Il fine lavori è atteso entro marzo 2026. Almeno questo è quanto emerso nel corso delle Commissioni congiunte Lavori Pubblici e Mobilità di Roma che si sono svolte oggi, 11 novembre. Il progetto verrà realizzato dalla società regionale Astral S.p.A., che si occupa di strade e, in misura minore, anche di ferrovie. L’opera costerà 6 milioni di euro, salvo aumenti dell’ultima ora.

Parte il cantiere della stazione Metromare ‘Giardini di Roma’

Il progetto prevede una nuova fermata su uno dei principali tratti di trasporto della Capitale, con l’obiettivo di migliorare il collegamento tra il centro città e il litorale, rendendo più agevoli gli spostamenti per residenti e turisti. Questa nuova stazione sorgerà anche due passi dalla nuova stazione TorrinoMezzocamino, il cui cantiere è appena partito. Quest’ultima, ossia la stazione Torrino-Mezzocamino sarà dotata anche di un parcheggio (almeno in parte) interrato da circa 200 posti auto, più centro commerciale ed altri servizi.

Dopo la Torrino-Mezzocamino, anche la Giardini di Roma senza test ambientali

Anche la stazione della linea MetromareGiardini di Roma‘, oltreché la Torrino-Mezzocamino e annesso parcheggio interrato, sorgerà senza che il progetto sia stata oggetto di una preventiva Valutazione di Impatto Ambientale. L’esclusione del progetto dai test ambientali, che costituiscono un obbligo di legge, è stata autorizzata con determinazione della Regione Lazio n. G-09215 del 10 luglio scorso. La decisione della Regione di escludere l’opera dalla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ha sollevato interrogativi. Sebbene il progetto interessi un’area prossima al fiume Tevere, soggetta a vincoli ambientali e idrogeologici, ed a ridosso della trafficatissima via Ostiense, la Direzione Regionale Ambiente ha stabilito che la costruzione non richieda un iter completo di valutazione degli effetti ecologici e paesaggistici. Il progetto riguarda opere pubbliche destinate a restare in funzione per decenni, eppure la sua compatibilità con l’ambiente circostante resterà un ‘optional’.

Comune di Roma, Ministero e Regione: tutti concordano sul via libera senza VIA

Questo pronunciamento si basa su un’istruttoria tecnico-amministrativa che ha esaminato documentazioni e pareri provenienti da vari enti locali e istituzioni. Inclusi i dipartimenti del Comune di Roma, il Ministero della Cultura e l’Autorità di Bacino del Tevere. La verifica ha portato a concludere che l’opera non comporterà impatti significativi sul contesto ambientale, consentendo di procedere senza l’obbligo di una VIA completa.

La nuova stazione Giardini di Roma

La nuova stazione “Giardini di Roma” si inserisce in un piano di sviluppo della mobilità regionale volto a potenziare le infrastrutture ferroviarie e a migliorare l’interconnessione tra Roma e Ostia. Questa fermata dovrebbe agevolare i flussi di traffico, decongestionando le linee urbane e rispondendo alla crescente richiesta di trasporto pubblico su rotaia in una delle zone più popolate del Municipio X.

Secondo il progetto di Astral S.p.A., la stazione sarà dotata di moderni servizi di accessibilità e sarà integrata con il tessuto urbano circostante, offrendo un’infrastruttura sicura e sostenibile. Tra gli interventi previsti ci sono la realizzazione di nuovi percorsi pedonali e ciclabili e l’adozione di misure per favorire la mobilità sostenibile, in linea con le politiche regionali sul clima e la transizione energetica.

Le critiche sull’esclusione dalla Valutazione di Impatto Ambientale

La decisione di escludere la stazione dalla VIA ha destato preoccupazione, considerando la delicatezza del sito. Infatti, il Tevere è un elemento centrale del sistema ambientale di Roma e soggetto a normative specifiche per la salvaguardia idrogeologica e paesaggistica. Tra i pareri acquisiti durante la fase preliminare, ci sono quelli del Consorzio di Bonifica del Litorale Nord e del Dipartimento di Protezione Civile, che hanno valutato i rischi idrogeologici associati al progetto. Altre autorità, come la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma e l’Autorità di Bacino Distrettuale, hanno esaminato gli eventuali impatti culturali e ambientali, fornendo osservazioni e suggerimenti.

Le prossime fasi e le implicazioni

Nonostante tali valutazioni, la Direzione Regionale Ambiente ha ritenuto che l’intervento potesse procedere senza una VIA obbligatoria, poiché ritenuto compatibile con il contesto circostante. Tuttavia, l’autorizzazione regionale prevede che Astral S.p.A. rispetti alcune condizioni e prescrizioni tecniche, inclusa l’adozione di misure di monitoraggio ambientale, che dovranno essere osservate durante e dopo i lavori per mitigare ogni possibile effetto negativo sul territorio.

L’autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio impone, inoltre, una vigilanza rigorosa sul rispetto delle prescrizioni indicate, obbligando l’ente autorizzativo a segnalare ogni eventuale inadempienza all’Area Valutazione Impatto Ambientale. In caso di violazioni, le autorità potranno prendere provvedimenti per tutelare l’ambiente.