La villa di Alberto Sordi aprirà per la prima volta al pubblico per festeggiare i cento anni dalla nascita dell’attore
La villa di Alberto Sordi aprirà per la prima volta al pubblico dal 7 marzo al 29 giugno. L’occasione sono le iniziative per il centenario della nascita dell’Albertone nazionale. L’attore infatti nacque il 15 giugno 1920 ovviamente a Roma, dove morì il 24 febbraio 2003. Abbiamo detto attore: è riduttivo, perché Alberto Sordi fu comico, compositore, sceneggiatore, regista, doppiatore, cantante e chissà cos’altro ancora. L’occasione, si diceva, è una mostra a lui dedicata proprio nella villa dove viveva, a piazzale Numa Pompilio.
La villa di Alberto Sordi apre agli estimatori
Il progetto è così articolato: si tratta sostanzialmente di un viaggio coinvolgente alla scoperta di Alberto Sordi, naturalmente come artista ma soprattutto come uomo. Insomma, Sordi pubblico e Sordi privato. Alcune volte i due percorsi si sono intrecciati, e nella mostra vi sono delle sorprese inedite e anche poco conosciute. La mostra avrà una seconda esposizione nella sede del Teatro dei Dioscuri, dove tra le tante sezioni ci sarà anche illustrato il progetto a cui Sordi teneva tanto, l’indimenticata Storia di un Italiano.
Il mistero dei tre vestiti sconosciuti
Nella mostra nella villa di Alberto Sordi c’è anche un piccolo giallo. Naturalmente sono esposti i vestiti di scena dell’attore, come il giubbotto da pizzardone e gli altri famosi. Ma a tre di questi vestiti gli organizzatori non sono ncora riusciti a dare un’identificazione. Insomma, non si sa in quale film o lavoro li abbia indossati. E dire che Sordi conservava meticolosamente tutti gli abiti di scena.Per questo gli organizzatori lanciano un appello al pubblico per vedere se qualcuno riconosce quegli abiti.
Esposta anche la paletta del vigile
La mostra si svolge tra l’interno della casa e il giardino della villadi Alberto Sordi, che come i romani sanno è immersa nel verde dellazona di Caracalla, tra PortaMetronia e via delle Terme di Caracalla. Si è scoperto, ad esempio, che Alberto Sordi era un collezionista seriale, se non un accumulatore, e la casa è piena di oggetti di ogni foggia e natura, alcuni anche di antiquariato. Così, troveremo la divisa da vigile, la sahariana dei “nostri eroi”, il camice bianco del medico dellamutua.Una mostra indimenticabile per chi ha amato Alberto Sordi.