La ZTL resta aperta. E contro la Raggi volano gli stracci

Virginia Raggi ha deciso, e volano gli stracci. Le zone a traffico limitato rimarranno aperte a Roma fino al 30 agosto. Tutto fatto, con un’ordinanza firmata dalla sindaca e pronta ad entrare in vigore. Da lunedì, quando i varchi che delimitano l’accesso al Centro storico, a San Lorenzo e a Trastevere sarebbero dovuti ritornare in funzione. La motivazione ufficiale è semplice, e viene fornita direttamente dal Campidoglio. Il commercio è in crisi, e bisogna agevolare le persone che vogliono andare in centro. Per fare compere, o per andare a mangiare qualcosa al ristorante. Quindi niente limitazioni, si potrà entrare tutti con la propria autovettura. E tentare di parcheggiare da qualche parte, cosa non facile. Visti i pochissimi stalli disponibili. L’esperimento di allargare gli orari di apertura in realtà era già stato tentato una decina di anni fa, ma i problemi non erano mancati. A cominciare dai rilievi della Corte dei Conti. Perché rinunciare all’incasso della ZTL potrebbe essere anche considerato un danno erariale.

In ogni caso, quella della Raggi è una vera e propria scelta politica. Che ha spaccato il Movimento 5 Stelle. E ora volano gli stracci. Con critiche pesanti arrivate alla sindaca proprio dal presidente grillino della commissione  mobilità Enrico Stefano. E anche dalla presidente del Municipio Cinecittà Monica Lozzi, che ormai non perde occasione per picchiare duro contro la prima cittadina.

https://www.romatoday.it/politica/enrico-stefano-virginia-raggi-ztl-aperta.html

Volano gli stracci contro i varchi aperti al centro fino al 30 agosto. Legambiente furiosa. E il consigliere Stefano accusa la Raggi, si procede a caso

Salvo sorprese dell’ultima ora o ripensamenti il centro storico di Roma e le zone a traffico limitato rimarranno aperti fino a tutto il mese di agosto. Lo ha deciso direttamente Virginia Raggi, per rilanciare il commercio. E favorire l’accesso dei Romani verso il centro città. Ma le critiche sono arrivate subito numerose. Ad aprire il fuoco incrociato ci ha pensato Legambiente. Con il presidente del Movimento nel Lazio Roberto Scacchi. Che è stato lapidario, si tratta di un ulteriore gravissimo errore della sindaca Raggi. Che creerà più inquinamento nelle vie centrali e favorirà la sosta selvaggia. È assurdo pensare  che l’invasione di macchine al centro possa migliorare Roma, conclude Scacchi. E volano gli stracci anche da parte dei vecchi amici. Come il presidente grillino della Commissione mobilità Stefano. Così non serve a nulla, ha dichiarato sulla sua pagina Facebook il consigliere pentastellato. Si procede a caso, e agire così non ha senso.In più i parcheggi a disposizione del centro storico si trovano tutti fuori dalla ZTL. Se si entra a parte qualche piccolo garage privato si trovano meno di mille stalli per la sosta. Tra l’altro con pochissima rotazione, perché ci sono già le macchine dei residenti. Significa solo creare un imbuto. E favorire la sosta selvaggia.

http://www.newtuscia.it/2020/05/30/roma-sospensione-ztl-legambiente-altra-scelta-sbagliata-della-sindaca-raggi/

Contro i varchi aperti anche Monica Lozzi. La presidente del Municipio VII, in politica serve coerenza

In politica serve coerenza. Che senso ha annunciare incentivi su bici e monopattini e promettere nuove ciclabili e poi aprire i varchi per le auto al centro storico? Va all’attacco della sindaca Raggi anche la presidente del Municipio VII Monica Lozzi. Che in un post su Facebook dichiara di condividere in pieno il pensiero del presidente della Commissione mobilità Stefano. È stata una mossa infelice, nata dal tentativo di accontentare alcune categorie ha proseguito la Lozzi. E che finirà per scontentare tutti. Una decisione cerchiobottista che non si sposa per nulla con altre scelte fatte in questo periodo. Come quella di aumentare la superficie occupabile dai tavolini all’aperto. Che rischieranno di essere circondati dalle macchine.

Insomma, sulla scelta di lasciare aperta la ZTL la Raggi sembra davvero sola. Almeno all’interno dei Cinque Stelle. La critica più grave, la mancanza di coerenza. E in effetti, se ad Ostia si pedonalizza il lungomare per rilanciare il turismo, come si fa a Roma a sostenere esattamente l’opposto?  Misteri di fine mandato. Ma la via per recuperare la credibilità perduta sembra ancora lontanissima. Se non smarrita per sempre. Almeno fino al voto.

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