Ladispoli, scoperti falsi crediti d’imposta: sequestro per oltre 2 milioni di euro, 4 denunce

Finanza

Falsi crediti d’imposta, ‘creati’ artificiosamente. E continui guadagni e ‘vantaggi’. Un sistema fraudolento e ben architettato messo in piedi a Ladispoli, sul litorale romano. Un sistema truffaldino, che è stato scoperto e smantellato dalla Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle, infatti, hanno eseguito alcuni controlli fiscali nei confronti di 4 società, che lavorano nel commercio al dettaglio di confezioni per adulti. Ed è proprio qui che è emerso che queste società beneficiavano di crediti d’imposta falsi maturati artificiosamente attraverso la simulazione dell’acquisto, da un soggetto economico di Londra, di software per la protezione dei dati.

Come funzionava il sistema truffaldino scoperto a Ladispoli

A capo del sistema fraudolento un ‘dominus’ del posto, che aveva addirittura costruito società intestate a prestanome. Ognuna di questa aveva unità locali dislocate a Salerno, che erano prive di struttura operativa e di personale alle dipendenze. Unità, lontane da Ladispoli, funzionali alla fruizione delle agevolazioni fiscali previste per gli investimenti in aree svantaggiate del Mezzogiorno.

Così, oltre a sfruttare i crediti d’imposta indebitamente maturati, il sodalizio conseguiva vantaggi fiscali grazie alle fatture false emesse dalla società straniera. E trasferiva all’estero i proventi della frode ai danni dell’Erario.

Il maxi sequestro

Gli elementi raccolti, dopo accurate indagini, hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia di ottenere l’emissione del provvedimento cautelare finalizzato alla confisca “per equivalente” di cespiti per un valore corrispondente alle imposte evase, che ha riguardato i crediti d’imposta, liquidità sui conti correnti degli indagati, nonché 2 immobili, 2 terreni e 27 autoveicoli.

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Beni mobili e immobili, quindi, per un valore di oltre 2 milioni di euro, sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Inoltre, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Civitavecchia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, 4 persone sono state denunciate: sono tutte accusate delle ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti e di utilizzo di fatture false.

Loro che avrebbero creato ad ‘hoc’ falsi crediti di imposta, simulando l’acquistato da Londra di un software. Tutto per truffare e avere dei vantaggi.