L’allarme di Piantedosi: “Preoccupante aumento del consumo di droghe sintetiche”

Quella contro la droga “e’ una battaglia in cui non dobbiamo arretrare, e per farlo sarebbe utile invertire una certa tendenza culturale a distinguere tra droghe ‘leggere’ e droghe ‘pesanti’, quando tutto quello che ruota intorno a questo mondo altera la vita dei cittadini e l’esperienza ci insegna che si inizia con le leggere e si finisce con le pesanti”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo alla quarta edizione di “Piazza Italia”, organizzata dal coordinamento romano di Fratelli d’Italia.
“Sono stato nei giorni scorsi negli Usa, che stanno affrontando il dramma delle droghe sintetiche – ha continuato il ministro – E’ un fenomeno che ci preoccupa perche’ da sempre gli Usa anticipano certe tendenze: la’ hanno avuto 108mila morti in un anno solo per l’abuso del Fentanyl, non ancora arrivato in Italia, ma facile da procurarsi e da gestire. Ne faremo un punto centrale del prossimo G7”. La situazione di Roma? “Si sa che qui ci sono piazze di spaccio tra le piu’ importanti d’Italia e d’Europa ma dire che la situazione del mercato della droga e’ fuori controllo (riferimento all’audizione in antimafia del procuratore Lo Voi, ndr) in qualche misura non fa giustizia allo straordinario lavoro di contrasto delle forze dell’ordine”.

Parlando del tema immigrazione, Piantedosi ha osservato: “La Bossi-Fini altro non è stata che un’operazione normativa di riforma di una legge che si chiama Turco-Napolitano che prevedeva gli stessi capisaldi. La Bossi-Fini si distinse, tra l’altro, per la più grande sanatoria della storia, e proprio in base a quell’esperienza si è rivelata inefficace e ha indotto chi è venuto dopo, a noi, che bisogna creare canali d’ingresso regolari”. Sul famoso blocco navale, il ministro dell’Interno ha aggiunto: “Lo stiamo facendo con l’accordo la Tunisia e la Libia . E voglio dire: domenica la premier Meloni andrà in Tunisia per la firma del memorandum insieme a von der Leyen, è un grande successo dell’Italia. Mercoledì riceverò al Viminale il ministro dell’Interno tunisino”.