L’Anagrafe a Roma è un flop, Mussolini e Rocca: “Risolvere subito le criticità del sistema”

L’Anagrafe a Roma? In una parola è un flop. La denuncia di Fratelli d’Italia arriva nell’aula consiliare del Campidoglio. «Avrebbe dovuto rappresentare un cambio epocale per gli uffici anagrafici del Comune di Roma e, invece, a oltre un mese dal passaggio di questi servizi alla piattaforma nazionale della popolazione residente progettata dal Ministero dell’Interno per semplificare le procedure proseguono disagi e disservizi per addetti ai lavori e cittadini». Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale, e Federico Rocca, responsabile Enti Locali (FdI).
Romani furiosi: rallentamenti per molti certificati
«Sono, infatti rallentati in maniera significativa – denunciano Mussolini e Rocca – tutti i procedimenti interessati: dai cambi di residenza alle rettifiche, dalla richiesta di un semplice documento anagrafico o di stato civile al rilascio di un documento di identità o di un nulla osta per i matrimoni fuori Roma».

«Per questo motivo abbiamo protocollato un’interrogazione urgente: vogliamo sapere, a fronte delle evidenti criticità che il programma presenta, con quali tempi e modalità si punterà a risolverle e se non si ritenga di dover avviare quanto prima un confronto tra tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione di questo passaggio di dati. L’anagrafe è un servizio essenziale e imprescindibile per il cittadino e, come tale, va garantito sempre e al meglio».
Ritardi all’Anagrafe: la denuncia dei dipendenti
Lo scorso dicembre i dati anagrafici di Roma sono stati migrati nella nuova Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Un passaggio però non indolore. Se infatti l’obiettivo è andare verso semplificazione e sburocratizzazione delle pratiche amministrative, i dipendenti capitolini che lavorano negli uffici municipali stanno lamentando non pochi problemi. Da parte sua, l’assessore al personale Antonio De Santis parla di “un periodo di assestamento che si sta per concludere, legato a un cambiamento che interviene dopo decenni di utilizzo di vecchi sistemi”. L’assessore grillino chiede quindi di avere pazienza. Come se i romani ne avessero avuta poca in questi anni di giunta Raggi.