Latina, accoltellarono tre ragazzi durante una rissa: tre giovani arrestati

Tre giovani di età compresa tra i 18 e i 19 anni sono stati arrestati questa mattina dalla polizia di Stato con l’accusa di tentato omicidio plurimo. I provvedimenti, eseguiti dalla squadra mobile di Latina, sono stati disposti dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura, in seguito a una violenta rissa avvenuta lo scorso 23 novembre nella zona dei pub della città.
L’episodio, che ha coinvolto due gruppi rivali di giovanissimi, ha avuto conseguenze gravissime: tre ragazzi sono stati accoltellati, tra cui un 16enne che ha riportato ferite così serie da richiedere immediati interventi chirurgici per salvargli la vita. Oltre ai tre arrestati, altre 13 persone risultano indagate per rissa aggravata. Per tutti i 16 coinvolti, il questore di Latina ha disposto il Daspo Willy, provvedimento che impedisce loro di frequentare locali pubblici e zone della movida.

La dinamica della rissa e il ritorno con il coltello
I fatti risalgono alla notte del 23 novembre, quando intorno alle 23:30 una prima rissa tra due gruppi di giovani è scoppiata nei pressi dei locali della movida di Latina. La colluttazione è durata meno di un minuto, ma subito dopo i partecipanti si sono allontanati. Tuttavia, dopo appena 15 minuti, alcuni dei ragazzi coinvolti sono tornati sul posto, questa volta armati di un coltello e sostenuti da altri amici.
Con un chiaro intento di vendetta, il gruppo ha attaccato due giovani già presenti nella precedente rissa, un 16enne e un 18enne. Durante l’aggressione, nella confusione è stato accoltellato anche un altro minorenne, che aveva cercato di fare da paciere tra le parti. All’arrivo delle volanti della polizia, i tre feriti erano ancora a terra, con gravi lesioni da arma da taglio. Il 16enne, in condizioni critiche, è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove ha subito diversi interventi chirurgici per le ferite riportate.
Le indagini e l’identificazione dei responsabili
La squadra mobile di Latina ha immediatamente avviato le indagini per ricostruire i dettagli della rissa e identificare i responsabili dell’accoltellamento. Le difficoltà investigative sono state molteplici: la reticenza iniziale di alcuni testimoni a collaborare e la scarsa conoscenza reciproca tra i membri dei gruppi rivali hanno reso complesse le prime fasi dell’inchiesta.
Determinanti, tuttavia, si sono rivelate le immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite dagli investigatori. Grazie all’analisi dei filmati, è stato possibile identificare con precisione i soggetti coinvolti e confrontare i loro movimenti con gli indumenti sequestrati durante le perquisizioni. L’attività ha fornito prove cruciali per l’accusa, permettendo di ricostruire il ruolo di ciascun indagato.
Gli arresti e i provvedimenti del questore
Sulla base delle evidenze raccolte, la Procura di Latina e la Procura dei Minori di Roma hanno denunciato 16 persone, nove delle quali minorenni. Per tre giovani tra i 18 e i 19 anni, considerati gli autori materiali dell’accoltellamento, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere, eseguita questa mattina dagli agenti della squadra mobile.
Oltre agli arresti, la polizia ha disposto il Daspo Willy per tutti i 16 indagati. Questo provvedimento, introdotto dopo l’omicidio di Willy Monteiro Duarte nel 2020, vieta ai destinatari di accedere a locali pubblici e alle zone della movida per un periodo stabilito dalle autorità. L’obiettivo è prevenire il ripetersi di episodi di violenza nelle aree cittadine frequentate dai giovani.
Un fenomeno allarmante
L’episodio di Latina accende nuovamente i riflettori sul problema delle violenze giovanili e delle faide tra gruppi rivali. Il coinvolgimento di ragazzi molto giovani, alcuni dei quali minorenni, evidenzia la necessità di un intervento mirato per prevenire fenomeni di delinquenza e garantire maggiore sicurezza nelle zone della movida. Le forze dell’ordine continueranno a monitorare attentamente la situazione, con controlli rafforzati nelle aree a rischio e iniziative di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle bande giovanili.