Latina, bracciante perde le gambe, i sindacati: “Esposto a pesticidi senza adeguate protezioni”

Latina, dopo il caso di Satnam Singh, il bracciante indiano abbandonato senza un braccio dal suo datore di lavoro e morto dissanguato, un’altra vicenda di sfruttamento e mancata sicurezza emerge dal territorio. Un lavoratore agricolo di 46 anni ha subito l’amputazione di entrambe le gambe a seguito di una grave intossicazione da sostanze chimiche.
Latina, un bracciante perde le gambe: sotto accusa il sistema agrario
L’uomo era stato inizialmente trattato per una cardiopatia. È ricoverato da circa due settimane nel reparto di Terapia intensiva coronarica dell’ospedale Santa Maria Goretti. Gli accertamenti hanno poi rivelato la presenza di una vasculite autoimmune, una reazione del sistema immunitario probabilmente innescata dall’esposizione prolungata a pesticidi o diserbanti senza le necessarie protezioni. Oltre agli arti inferiori, anche un braccio, il naso e la milza risultano gravemente compromessi.

I sindacati: “Esposto a pesticidi senza protezioni”, la Procura indaga
L’inchiesta, avviata dalla Procura di Latina, punta ora a individuare l’azienda agricola presso cui il bracciante lavorava. Gli investigatori della Questura sono al lavoro per ricostruire i movimenti dell’uomo e il contesto in cui operava. Il nodo centrale dell’indagine è capire se siano state rispettate le norme di sicurezza sul lavoro. E chi sia responsabile della sua esposizione a sostanze tossiche.
La situazione solleva nuovamente il tema dello sfruttamento dei lavoratori stranieri nell’Agro pontino. La comunità indiana del Lazio denuncia da tempo le condizioni disumane in cui molti braccianti sono costretti a operare, spesso senza contratti regolari né adeguate misure di protezione. Le autorità sanitarie e i servizi sociali sono stati attivati per assistere il lavoratore e rintracciare la sua famiglia d’origine.
La Cgil di Roma e del Lazio, insieme alla sezione di Frosinone e Latina, ha lanciato un appello alla Regione affinché riprenda il coordinamento tra istituzioni, forze di polizia e realtà sociali per intensificare i controlli e contrastare lo sfruttamento nei campi. Il rischio, denunciano i sindacati, è che si torni a un sistema di lavoro irregolare e pericoloso, dove la mancanza di vigilanza alimenta tragedie come questa.
Un nuovo caso di disumanità scuote l’agro pontino, Latina e la Regione Lazio
L’ombra del caso di Satnam Singh è ancora presente. L’uomo perse un arto in un incidente sul lavoro e fu lasciato morire senza soccorsi. Il suo datore di lavoro, arrestato per omicidio doloso con dolo eventuale, affronterà il processo a partire dal prossimo aprile. Anche questa nuova vicenda pone interrogativi inquietanti sulla sicurezza e i diritti dei lavoratori agricoli nella zona.
L’inchiesta in corso potrebbe portare a nuove rivelazioni su un sistema di lavoro che sembra ignorare le più basilari tutele. Nel frattempo, la comunità locale e le associazioni chiedono risposte concrete per evitare che tragedie simili si ripetano.